LECCO – Impossibile catalogarlo per stile, direzione o tendenza. L’artista CCH non punta alla perfezione, piuttosto a una forma espressiva che è libera da obiettivi prestabiliti e che è riflesso del suo vissuto individuale. Livornese e reduce da mostre personali allestite nella galleria De’ Primi di Lugano e nella Galerie 21 della sua città (Il primo Dio – atti I e II), CCH è ora ospite della Galleria Melesi di Lecco ed è protagonista di un’esposizione dal titolo CCH RÉPÉTITION, REPRÉSENTATION, ASSISTANCE.
In programma dal 18 febbraio (inaugurazione alle 18.30) all’8 aprile 2017, la mostra sarà incentrata sulla produzione più recente dell’artista: un corpus di opere che è frutto di un’ulteriore radicalizzazione formale e concettuale di quei principi – tensione, sbarramento, equilibrio e ambiguità – che hanno da sempre caratterizzato la sua ricerca. «Libero da obiettivi e programmi, distante da sistemi e tendenze, CCH – anticipano dalla Melesi – ribadisce in questi nuovi lavori un operare che si configura quale scelta interiore e proiezione del vissuto personale, in particolare delle letture poetiche e filosofiche che scandiscono la sua quotidianità».
Una voluta assenza di stile, la sua, che conferma il desiderio di distanziarsi da procedimenti operativi da lui considerati eccessivamente vincolanti. E così i materiali e gli strumenti utilizzati per realizzare le opere si fanno i più disparati: mezzi utili per esprimere quella sua poetica fondata, come anticipato, su concetti di tensione e sbarramento, ma anche di equilibrio e ambiguità. Una poetica che è filo conduttore di una produzione che è esteticamente e formalmente eterogenea.
La personale allestita nello spazio lecchese insisterà, in particolare, su un parallelismo con il teatro: è lo stesso titolo scelto a suggerire un riferimento al rapporto tra artista, opera, presentazione e pubblico, proprio come accade su un palcoscenico. C’è, infatti, la répétition, ripetizione reiterata sino all’ossessione, come fossero le prove che permettono all’attore di migliorarsi: anche l’artista dovrà quindi ripetere e migliorare la propria idea primigenia. C’è poi la représentation, ovvero la rappresentazione, la messa in scena, che per l’artista avviene nel giorno dell’inaugurazione, quando il lavoro compiuto diventa pubblico. C’è, infine, l’assistance, quell’assistere che permette alla rappresentazione di aver luogo nel modo esatto.
INFORMAZIONI – dal 18 febbraio all’8 aprile 2017 (inaugurazione sabato 18 febbraio alle 18.30) – Galleria Melesi, via Mascari 54, Lecco. Orari: da martedì a sabato dalle 16 alle 19, altri orari su appuntamento. Info: info@galeriamelesi.com.