Nuovi allestimenti a Palazzo delle Paure: a Lecco opere e scatti d’autore

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nuovi allestimenti5LECCO – La ballata degli impiccati di Tino Vaglieri e Lucia e il lago di Como di un insolito Valentino Vago. E poi ancora Getulio Alviani, Umberto Mariani e Giuliano Collina, per quanto riguarda la Galleria di Arte Contemporanea, mentre Cesare Colombo, Enrico Cattaneo, Ferdinando Scianna, Francesco Radino, Franco Donaggio, Franco Fontana, Giancarlo Maiocchi, Gianni Berengo Gardin, Giovanni Gastel, Maurizio Galimberti, Pio Tarantini e Luigi Erba per la nuova sezione di fotografia.

nuovi allestimenti1Si tratta degli autori presenti nei nuovi allestimenti permanenti di Palazzo delle Paure di Lecco, aperti al pubblico da giovedì 19 febbraio (inaugurazione prevista per le 21). Realizzati grazie a donazioni acquisite dal Si.M.U.L. (Sistema Museale Urbano Lecchese) nel corso del 2014, i nuovi allestimenti contengono cinque opere che vanno ad aumentare il patrimonio artistico della Galleria di Arte Contemporanea e una serie di scatti d’autore raccolti nella nuova sala dedicata alla Fotografia contemporanea.

nuovi allestimenti2Fondamentale per l’acquisizione delle opere in questione il ruolo svolto da due importanti artisti lecchesi: si tratta di Tino Stefanoni e Luigi Erba. Promotore negli anni Novanta dell’iniziativa Città di Lecco per l’arte – quel progetto che riuscì a portare in città le opere di alcuni tra i più importanti personaggi dell’arte contemporanea italiana – anche in questa occasione Tino Stefanoni è riuscito a convincere artisti del calibro di Alviani, Mariani e Vago a donare i rispettivi lavori alla città. Accanto a lui, come anticipato, Luigi Erba, uno degli artefici della nuova sala dedicata alla Fotografia. Attraverso i suoi contatti con alcuni dei più importanti autori italiani, il fotografo lecchese è infatti riuscito a far pervenire a Palazzo delle Paure scatti di fotografi di livello internazionale. Completa il tutto la notevole donazione della fondazione De Micheli, che ha regalato a Lecco un’importante opera del Realismo esistenziale come La ballata degli impiccati di Tino Vaglieri. Quadro, questo, che è oggi esposto accanto a un’ulteriore testimonianza della stessa corrente artistica, realizzata da un’altra eccellenza lecchese, anche se di adozione: Giansisto Gasparini.

nuovi allestimenti4Due, come anticipato, le sale del Palazzo che ospitano le nuove opere: uno spazio per le realizzazioni di Collina, Mariani, Alviani e Vago e una sala più piccola, interamente dedicata alla fotografia. Tra le opere pittoriche esposte spicca la Lucia di Valentino Vago, realizzata per una precedente mostra sui Promessi Sposi allestita a Milano e nella quale l’immagine di Lucia Mondella si sovrappone a un tipico sfondo dell’artista. Una rarità, questa, per un pittore non figurativo quale Vago. Numerose, poi, le fotografie donate e presenti nella seconda sala. Si segnalano, tra le altre, Venezia di Gianni Berengo Gardin, Prove per un ritratto di Cesare Colombo, Interfotogramma di Luigi Erba, Marpessa ad Aci Trezza di Ferdinando Scianna e Mediterraneo di Franco Fontana.

nuovi allestimenti3Un nuovo patrimonio, quindi, per Lecco e «dobbiamo ringraziare – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Lecco, Michele Tavola – la generosità di artisti e donatori. Palazzo delle Paure è ormai diventato un punto di riferimento per la città, che negli ultimi anni ha finalmente trovato uno spazio espositivo importante, sia per le esposizioni permanenti che per mostre temporanee. Voglio inoltre sottolineare il ruolo svolto da Tino Stefanoni e Luigi Erba nel contattare e convincere gli artisti donatori e ricordare– conclude l’assessore – che nel 2017 Stefanoni compirà ottant’anni: spero che la città possa celebrarlo degnamente proprio qui, a Palazzo delle Paure».

L’inaugurazione ufficiale degli spazi è prevista per giovedì 19 febbraio alle 21.

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L'autore di questo articolo

Daniele Frisco

È il flâneur numero uno, ideatore e cofondatore del giornale. Seduto ai tavolini di un qualche bar parigino, lo immaginiamo immerso nei suoi amati libri, che colleziona senza sosta e che non sa più dove mettere. Appassionato di Storia e, in particolare, di Storia culturale, è un inarrestabile studente (!): tutto è per lui materia da conoscere e approfondire. Laurea? Quale se non Storia del mondo contemporaneo?! Tesi? Un malloppo sul multiculturalismo di Sarajevo nella letteratura, che gli è valso la lode. Travolto da un vortice di lavori – giornalista, insegnante di Storia, consulente storico e istruttore del Basket Lecco – tra una corsa di qua e una di là ama perdersi nel folk-rock americano, nei film di Martin Scorsese e di Woody Allen, nella letteratura mitteleuropea e, da perfetto flâneur, nelle strade della cara e vecchia Europa. Per contattarlo: daniele.frisco@ilflaneur.com