ARCHIVIO – Libreria Parole nel Tempo di Lecco: Germano Maifreda presenta “Immagini contese. Storia politica delle figure dal Rinascimento alla cancel culture”

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LECCO – Che potere hanno le immagini? Come sono state utilizzate dal potere nel corso della storia? È sempre esistita la presunta cancel culture o è un fenomeno contemporaneo? Si tratta di un’espressione neutra? Oppure cela il tentativo di escludere le minoranze dal dibattito pubblico? Sono alcuni degli interrogativi al centro del libro Immagini contese. Storia politica delle figure dal Rinascimento alla cancel culture (Feltrinelli) del professore ordinario di Storia Economica all’Università degli Studi di Milano Germano Maifreda. Un volume di grande attualità e che sarà al centro della presentazione con autore in programma per venerdì 11 marzo alle 18 alla libreria Parole nel Tempo di Lecco.

Immagini contese è un libro nel quale Maifreda propone un intreccio di storie e soprattutto di immagini che in diverse epoche sono state cancellate, deformate, modificate e censurate perché non funzionali al potere costituito. Un viaggio che ci fa attraversare la storia italiana alla scoperta di infinite vicende di piccolo e grande dissenso, intellettuale e popolare: dal Rinascimento, quando l’immagine divenne un dispositivo per l’affermazione di nuovi ceti sociali o minoranze come gli ebrei, agli spartiti censurati nel Risorgimento, dalle statue contese durante l’Unità d’Italia (come quelle di Giordano Bruno a Roma e Paolo Sarpi a Venezia), fino alle opere d’arte sequestrate ai nemici durante la Seconda guerra mondiale e alle scene proibite in Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini.

Un libro nel quale Maifreda svela come dai conflitti passati fra movimenti, idee, gruppi sociali abbiamo ereditato un universo culturale niente affatto neutrale o intatto.  «Le immagini – si legge infatti nella presentazione del volume – sono il cuore del linguaggio del potere. I dibattiti di oggi sulla cosiddetta cancel culture e sulla presunta tendenza di alcuni gruppi sociali a limitare la libertà di espressione altrui non colgono che ogni testo, identità o forma sono da sempre sottoposti a relazioni di potere, che di volta in volta ne hanno indotto la vittoria o la cancellazione, la preservazione o la mutilazione».

Un’occasione per andare oltre le semplificazioni e le facili prese di posizione e che ci fornisce, attraverso l’analisi di singole vicende emblematiche, uno sguardo di lunga durata, in grado di far comprendere come le figure siano state impiegate per costruire e negoziare l’onore e la reputazione degli individui, nell’ambito di rapporti economici, sociali e culturali in continuo movimento.

INFORMAZIONI – Ingresso libero fino a esaurimento posti con green pass e mascherine FFP2. È gradita prenotazione: parole-nel-tempo@libero.it.

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