MONTICELLO BRIANZA – Immagini e video-testimonianze raccontano la complessa vicenda del confine orientale, restituiscono la vita quotidiana di persone diverse e contribuiscono alla costruzione di un complesso mosaico di narrazioni, utile per la creazione di una memoria europea. In occasione del Giorno del Ricordo – ricorrenza istituita dal Parlamento italiano con la Legge N. 92 del 30 marzo 2004 in memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra – il Consorzio Brianteo Villa Greppi propone un incontro con lo storico Alessandro Cattunar.
Una conferenza fissata per martedì 11 febbraio 2020 alle 21, nell’Antico granaio di Villa Greppi (a Monticello Brianza), e che prenderà spunto dal libro Il confine delle memorie. Storie di vita e narrazioni pubbliche tra Italia e Jugoslavia (1922 – 1955), scritto dallo stesso Cattunar. Una serata che, come anticipano dal Consorzio Villa Greppi, sarà un viaggio tra voci, sguardi e racconti di vita quotidiana e che punterà l’accento sulla dimensione soggettiva della Storia della prima metà del Novecento, dall’ascesa del fascismo alla guerra, dalle foibe alle manifestazioni per l’appartenenza nazionale. Attraverso l’analisi di fonti storiche, testimonianze orali e articoli tratti dalla stampa, Cattunar descriverà, quindi, i complessi processi di rielaborazione della memoria, le dinamiche identitarie e i percorsi emotivi.
«L’appuntamento che abbiamo organizzato in occasione del Giorno del Ricordo – spiega Daniele Frisco, consulente storico del Consorzio nonché caporedattore del Flâneur – intende dare ampio spazio alle testimonianze. Alessandro Cattunar si avvarrà, infatti, del racconto diretto degli intervistati, così da restituire la storia del confine orientale in un arco di tempo di più di trent’anni. Un mosaico di testimonianze, di sguardi diversi, di prospettive talvolta contrastanti ma in grado, nell’insieme, di ricostruire una vicenda complessa, da non semplificare. Fondamentale – conclude Frisco – è inserire gli eventi nel lungo periodo storico: un approccio che aiuta a comprendere le identità, le storie e i drammi di confine e che ci permette di dare forma a una vera e necessaria memoria europea».
L’OSPITE DELLA SERATA – Alessandro Cattunar è presidente dell’Associazione Quarantasettezeroquattro, realtà con cui sta sviluppando numerosi progetti di produzione, ricerca e formazione focalizzati sulla storia del Novecento nell’area di confine tra Italia e Slovenia. Le sue ricerche si focalizzano sulle problematiche della memoria e dell’identità nelle zone di confine, sulla storia della Shoah e dei totalitarismi, sull’analisi delle fonti orali e sul rapporto tra ricerca storica e media. È membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Storia Orale, direttore generale del Festival internazionale della multimedialità urbana In\visible cities e curatore e responsabile dei progetti Archivio della memoria dell’area di confine e Topografie della memoria. Museo diffuso dell’area di confine.
INFORMAZIONI – L’evento è a ingresso libero. Per ulteriori informazioni www.villagreppi.it