BRIANZA – La complessa vicenda del confine orientale italiano affrontata da due storici esperti del tema: Raoul Pupo ed Enrico Miletto. Un’iniziativa promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi in occasione del Giorno del Ricordo, intitolata Lungo il confine orientale e pensata proprio per leggere l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati italiani e la violenza che ha caratterizzato quei luoghi di confine durante la seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra attraverso un approccio di lungo periodo. Curati dal consulente storico del Consorzio brianzolo Daniele Frisco e parte del progetto “Voci della Storia”, i due appuntamenti sono in cartellone per l’1 e il 16 febbraio – rispettivamente a Correzzana e Casatenovo – e potranno contare sulla presenza, come anticipato, di due studiosi di primo piano, in Brianza per ripercorrere la storia di un travagliato territorio di confine.
Primo appuntamento quello fissato per l’1 febbraio alle 20.45 nella sala consiliare di Correzzana (per partecipare prenotarsi scrivendo a eventiculturali@comune.correzzana.mb.it). Ospite sarà uno dei più importanti esperti italiani della questione del confine orientale: lo storico Raoul Pupo, autore di un nuovo libro sul tema intitolato “Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza” (Laterza). «Un volume – anticipano da Villa Greppi – con cui lo studioso ricostruisce una panoramica complessiva delle logiche di violenza che hanno avvelenato la terra dell’Adriatico orientale, che è stata uno dei laboratori della violenza politica del ʼ900. Scontri di piazza, squadrismo, persecuzioni, terrorismo, condanne del tribunale speciale fascista, pogrom antiebraici, lotta partigiana, deportazioni, foibe: studiate spesso con un’ottica parziale e all’interno di una storia nazionale ben definita, secondo l’autore queste esplosioni di violenza devono essere indagate da punti di vista diversi, per provare a comprendere le dinamiche di un territorio plurale e oscillato, nel secolo scorso, tra differenti appartenenze statuali».
Per il secondo incontro in cartellone ci si sposta nella sala polifunzionale La Colombina di Casatenovo, dove il 16 febbraio alle 21 è in programma una conferenza del docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino Enrico Miletto, autore del libro “Novecento di confine. L’Istria, le foibe, l’esodo” (Franco Angeli). Una serata che affronterà alcuni dei temi presenti in un volume che «parte dalla convinzione – così gli organizzatori – che collocare gli eventi nel contesto in cui si snodano sia un’operazione essenziale per analizzare ogni processo storico. In modo particolare se il contesto in questione è quello del confine orientale d’Italia, territorio segnato da tensioni e conflitti e in cui si intrecciano irredentismi e nazionalismi». Un libro che ripercorre, quindi, la storia del lungo Novecento istriano: una storia nella quale le foibe e l’esodo della popolazione italiana rappresentano un aspetto drammatico, doloroso e tragico ma, come evidenzia il volume stesso, non l’unico, in quella che appare come una tormentata pagina del Novecento italiano (ingresso libero fino a esaurimento posti).
INFORMAZIONI – Accesso consentito solo con green pass rafforzato e mascherina FFP2 in rispetto della normativa anti-covid. Per info www.villagreppi.it.