LECCO – È forse il giorno più atteso dell’edizione 2019 di Leggermente, un susseguirsi di incontri e presentazioni di libri che avrà per protagonisti, tra gli altri, ospiti del calibro di Mauro Novelli, Giacomo Papi e Paolo Rumiz. Stiamo parlando della giornata di venerdì 22 marzo, che a partire dal pomeriggio riserverà diversi appuntamenti da non perdere.
Primo incontro in programma quello previsto per le 17 (nella Sala Conferenze del Palazzo del Commercio) con Mauro Novelli, docente di Letteratura e cultura nell’Italia contemporanea presso l’Università Statale di Milano e vicepresidente di Casa Manzoni, a Lecco per presentare il suo La finestra di Leopardi. Viaggio nelle case dei grandi scrittori italiani. Si tratta di un viaggio sentimentale e ironico nei luoghi abitati dagli autori principali del nostro canone letterario: da ville eleganti e palazzi nobiliari ad appartamenti dignitosi, da umili case contadine a castelli arroccati su una rupe, celle di prigione e vagoni ferroviari. Un volume, questo, in grado di mettere in luce la complessità della cultura italiana, attraverso l’analisi di microcosmi e dimore di grandi della letteratura come Petrarca, Manzoni, Pavese, Fenoglio, Leopardi, D’Annunzio, Tasso, Carducci, Pascoli, Quasimodo, Pirandello, Deledda, Pasolini e tanti altri.
Subito dopo (alle 18.30), sempre al Palazzo del Commercio, spazio al romanzo di Giacomo Papi Il censimento dei radical chic. Un libro che racconta di un’Italia in un futuro distopico non molto lontano dalla realtà, dove il popolo si scaglia contro i pochi intellettuali rimasti e un ministro dell’interno decide di schedare, con la scusa di proteggerli dalla furia popolare, tutti i cosiddetti radical chic, accusati di credersi più intelligenti degli altri. Un libro divertente e desolante allo stesso tempo, che invita a riflettere sul nostro presente dominato da grandi semplificatori (qui la nostra recensione del romanzo).
La giornata di incontri si chiude alle 21 (nella Sala Conferenze di Palazzo del Commercio) con il ritorno a Leggermente di Paolo Rumiz. Lo scrittore e giornalista triestino presenterà il suo nuovo lavoro Il filo infinito, un volume che rappresenta il primo capitolo di un dittico che lo scrittore e giornalista triestino dedica all’Europa, alle sue origini e al suo futuro. Un affascinante viaggio nel tempo nello spazio alla scoperta di coloro che salvarono una cultura millenaria, costruirono l’Europa e rimisero in ordine un territorio devastato e abbandonato, i monaci benedettini. «Sono – spiega l’autore nella presentazione del libro – i discepoli di Benedetto da Norcia, il santo protettore d’Europa. Li ho cercati nelle loro abbazie, dall’Atlantico fino alle sponde del Danubio. Luoghi più forti delle invasioni e delle guerre. Gli uomini che le abitano vivono secondo una regola più che mai valida oggi, in un momento in cui i seminatori di zizzania cercano di fare a pezzi l’utopia dei loro padri: quelle nere tonache monacali ci dicono che l’Europa è, prima di tutto, uno spazio millenario di migrazioni. Una terra lavorata, dove è quasi impossibile distinguere fra l’opera della natura e quella dell’uomo. Un paradiso che è insensato blindare con reticolati».
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