PADERNO D’ADDA – Un repertorio eclettico, eseguito dal Guitar Duo composto da Paolo De Vecchi e Salvatore Seminara e intitolato Viaggio musicale in mongolfiera con…Giulio Verne. Il prossimo appuntamento con il festival Brianza Classica è a Paderno d’Adda, precisamente presso la Cascina Maria, dove a partire dalle 17 di domenica 15 febbraio si terrà un concerto che spazierà da brani composti dagli stessi interpreti a noti pezzi della tradizione musicale italiana. Un nuovo appuntamento, quindi, con il ricchissimo calendario promosso dalla kermesse brianzola, come sempre affidata al maestro Giorgio Matteoli, ideatore e fondatore del festival.
IL PROGRAMMA – Vario, come anticipato, il programma di un concerto che prenderà il via con Invenzione quasi un tango, in cui «il dialogo tra le due chitarre – spiegano i due musicisti – condotto prevalentemente a tre parti e con un frequente impiego dell’imitazione, viene realizzato con espliciti richiami agli stilemi ritmici del tango argentino». Ma l’eclettismo che caratterizzerà l’esibizione di domenica, inaspettata combinazione di suoni e stili apparentemente lontani, sarà evidente con il secondo brano: «rapsodico lirismo che trae spunto dalle suggestioni melodiche di una notissima canzone napoletana, O sole mio». E poi un omaggio alla musica minimalistica con Happy, «brano ritmicamente pulsante in cui vengono riproposti alcuni procedimenti costruttivi tipici di questo stile», e un’originale elaborazione di «una delle più celebri sonate per violoncello e basso continuo scritte dal Prete Rosso (Sonata V), nella quale, grazie all’alternarsi di tempi contrastanti, si possono individuare le quattro stagioni dell’anno».
A seguire toccherà, quindi, a una rielaborazione su un celebre tema rossiniano, scritta dal pugliese Mauro Giuliani (Ouverture dal Barbiere di Siviglia), e alla virata verso una seconda parte del concerto, che a questo punto «imbocca la via del mare… Il primo poeta – spiegano Paolo De Vecchi e Salvatore Seminara – che ci parla di come si orientassero in prossimità delle coste gli antichi naviganti è Omero, nell’Iliade, quando paragona lo scudo di Achille, immenso e splendente come la luna, al fuoco ardente su di un’alta collina che appare ai naviganti a segnalar loro la via. In questo modo, probabilmente, inizia la storia della segnalazione notturna marittima. Da questo dato storico- letterario proviene l’idea di utilizzare un canto tradizionale greco, Thalasaki (in greco ‘mare’), quale spunto iniziale per la composizione di Phares, opera tutta dedicata alle “torri di luce”».
Infine, per chiudere, due ultimi pezzi: Memory, nel quale «viene celebrata la formula del canto accompagnato orientato al più spiegato e intimo lirismo», e Tejido, dove «prendono corpo, nella fittissima trama della sua scrittura compositiva, molteplici allusioni stilistiche, tra le quali quella del flamenco».
Il concerto sarà preceduto dalla visita guidata, curata dal Touring Club Italiano, al famoso ponte sull’Adda.
Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata (info@earlymusic.it)