ARCHIVIO – “I Re Nudi”: a 50 anni da “Re Nudo” tre settimane di festival.
In programma anche il concerto di Lucio Leoni, Giulio Wilson e Bianco

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LECCO – Dal concerto dei cantautori Lucio Leoni, Giulio Wilson e Bianco a un’intera giornata di “canzone scomposta”, insolito itinerario per la città alla scoperta degli elementi base della canzone. Dagli approfondimenti dedicati al Re Nudo di cinquant’anni fa agli incontri con ospiti come Franco Fabbri e Alessandro Melchiorre. Si apre il 3 settembre la terza edizione de I Re Nudi, il festival dedicato al cantautorato che quest’anno vuole ripercorrere, in occasione del cinquantesimo anniversario, l’esperienza dello storico Re Nudo di Montalbano.

Un’iniziativa promossa dal Crams di Lecco e da Hd Studio nell’ambito dei progetti “City4Care”-Interreg Italia Svizzera e “Attiviamoci/Impliquons-nous”-bando cultura di Fondazione Cariplo e con direzione artistica di Stefano Fumagalli e Lello Colombo e che sino al 25 settembre propone un ricco calendario di eventi dedicati alla musica.

«A cinquant’anni da Re Nudo – è il commento di Angelo Riva, presidente del CRAMS di Lecco – celebriamo un momento storico della musica e del movimento artistico giovanile in Italia partito sul finire degli anni ’60. Una cerniera temporale che ha lasciato un solco profondo nello sviluppo della formazione culturale delle generazioni successive e che ha vissuto un inizio rituale importantissimo nella Lecco di quegli anni, a Montalbano. Per questo prendiamo a confronto due stagioni lontane mezzo secolo, identificando un nuovo orizzonte del ruolo sociale dell’arte. Allora – continua – ha “definito” un passaggio radicale a nuovi stili di vita e a sostegno di una nuova visione del mondo; oggi ci proponiamo di avere una responsabilità nel sostenere il cambiamento epocale socioeconomico in atto: la responsabilità di unire la gente, di far crescere le sensibilità  culturali individuali, di condividere la costruzioni di comunità coese e inclusive, e non ultimo di creare benessere attraverso la presa in cura di disagio e malattie psicosociali e degenerative in aumento proprio durante questi mesi di pandemia».

IL PROGRAMMA – IL PRE-FESTIVAL

Si parte, come anticipato, il 3 settembre, quando alle 19 (in zona Gradoni del Lungolario 4 Novembre) si apre il Pre-Festival con un appuntamento rivolto agli artisti di strada: si tratta di Senti come suona – Aspettando i Re nudi, un busker event che darà la possibilità a chiunque di esibirsi proprio nel suggestivo scenario del lungolago lecchese e che sarà replicato il 9 settembre, stesso posto e stessa ora.

Spazio, a seguire, a tre incontri per conoscere meglio il Re Nudo del 1971 e «riflettere – come spiegano dal festival – sul valore della musica, sul suo significato oggi, sul suo essere condivisione». Innanzitutto l’incontro di mercoledì 8 settembre alle 21 al circolo Promessi Sposi del rione di Germanedo con il musicologo, cantante, chitarrista nonché membro per oltre quarant’anni degli storici Stormy Six Franco Fabbri, che ai Re Nudi presenta il suo libro “Il tempo di una canzone”, volume uscito a maggio di quest’anno per Jaca Book e che raccoglie una serie di saggi sulla popular music. Dopo l’appuntamento pensato per le scuole e i più giovani (fissato per la mattina di giovedì 16 settembre e dal titolo Musica per unire, crescere, curare), ci si addentra ne “L’esperienza di Re Nudo” venerdì 17 settembre alle 18.30 (alla Taverna ai Poggi), quando a raccontare un po’ di quanto vissuto in prima persona saranno Luisa Rotasperti, Francesco Panzeri, Lello Colombo e Mauro Gnecchi, il tutto intervallato da momenti di improvvisazione musicale a cura di Colombo e Gnecchi.

IL FESTIVAL

Ma la giornata più importante di tutto il festival è quella del 18 settembre: un intero sabato di musica, tra La canzone scomposta e il grande concerto serale. Si parte alle 11 della mattina con un percorso musicale e artistico che da Montalbano raggiungerà ai Quartieri del Terzo Paradiso di Lecco: «una mappa musicale fatta di diverse postazioni dedicate, di volta in volta, a un aspetto della canzone e arricchite – spiegano gli organizzatori – dalle installazioni artistiche del collettivo Teste d’Idra, dalla possibilità di collezionare cinque illustrazioni a tiratura limitata realizzate dal designer Marco Menaballi e di degustare le birre di Herba Monstrum, presente con un food truck».

Prima stazione il bosco di Montalbano, dove alle 11 è in programma “L’anima”, improvvisazione diffusa a cura del Collettivo Majakovskij. Ci si dà appuntamento alle 14 al Parco dell’Eremo (in caso di pioggia Circolo Promessi Sposi) per la “Parola” in compagnia del campione italiano di Poetry Slam Simone Savogin, per l’occasione affiancato da Flavia Neri e Lorenzo Pirovano. Alle 15.30, in Piazza V Alpini (in caso di pioggia tensostruttura dell’Oratorio di Bonacina) è la volta de “Il ritmo”, concerto di percussioni “100 tamburi per Luca” in ricordo di Gianluca Polidori, batterista, percussionista e insegnante scomparso a marzo del 2020, mentre alle 17 si raggiunge via Galilei di Bonacina per “Il viaggio” con i lecchesi Le strade per la luna. Infine, ultima stazione, via Pra’ Corvino (in caso di pioggia tensostruttura dell’Oratorio di Bonacina), dove alle 18.15 il protagonista è “Il suono”, dj set a cura di Dj Mena.

@ Giulia Bartolini

Appuntamento clou della giornata quello in programma per le 21 sulla terrazza della Taverna ai Poggi: ad alternarsi sul palco saranno, infatti, i tre cantautori Lucio Leoni, Giulio Wilson e Bianco: «tre artisti di rilievo della scena nazionale – spiegano dal festival – per un grande omaggio alla canzone al quale prenderanno parte, in apertura, anche i musicisti lecchesi Pier Frau e Tommaso Intrieri» (i posti disponibili sono 180. Biglietti 10 euro con prenotazione su evenbrite.it a questo link: https://is.gd/OMQFAz. È possibile anche l’opzione con cena alla Taverna ai Poggi, scrivere a info@latavernaaipoggi.it).

OFF- FESTIVAL

La settimana successiva spazio a due concerti conclusivi organizzati in collaborazione con il Lecco Jazz Off Festival e fissati per il 23 e il 25 settembre alle 21, sempre alla Taverna ai Poggi. Si tratta di “Costellazione Coltrane” con Contemporary project featuring Marco Colonna e “Barinduza Live”, entrambe serate a ingresso libero (in caso di pioggia Tensostruttura Oratorio Bonacina- Via Galileo Galilei).

LA MOSTRA A OTO LAB

Evento collaterale al festival, la mostra fotografica “Montalbano 1971. Fuori scena” porta allo Spazio Oto Lab una raccolta di scatti realizzati da Gianni Rusconi e testimonianza di quel periodo. Un salto indietro di cinquant’anni, quindi, grazie a un’esposizione che sarà visitabile dal 23 settembre al 6 ottobre (inaugurazione giovedì 23 alle 18.30) nei seguenti orari: sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, infrasettimanale su prenotazione (info@giannirusconi.it | 348 6002819).

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INFORMAZIONI – Gli eventi sono a ingresso libero con unica eccezione il concerto della sera di sabato 18 settembre. Sarà data priorità ai prenotati (info@qtplecco.it).

Il festival è organizzato da Crams di Lecco e Hd Studio in collaborazione con You Labor del Canton Ticino e nell’ambito dei progetti “City4Care”-Interreg Italia Svizzera e “Attiviamoci/Impliquons-nous”-bando cultura di Fondazione Cariplo. L’evento vede la collaborazione dell’Associazione Amici Ticino per il Burundi, Teste d’Idra, Herba Monstrum e il supporto di Comune di Lecco e Informagiovani Lecco.

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