ARCHIVIO – Lecco: Vivaldi e Pergolesi per il finale della Stagione di Classica.
Sul palco laVerdi Barocca diretta da Ruben Jais

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LECCO – Si chiude con laVerdi Barocca sulle note di Antonio Vivaldi e Giovanni Battista Pergolesi la Stagione di Classica promossa dal Comune di Lecco. Un gran finale, quindi, per la rassegna di musica classica che venerdì 22 marzo alle 20.30 (come all’Auditorium della Casa dell’economia di Lecco) vedrà la soprano Francesca Cassinari e la mezzosoprano Elena Biscuola affiancare l’orchestra diretta da Ruben Jais.

Due le composizioni di Antonio Vivaldi al centro dell’appuntamento. Si tratta, innanzitutto, della Sinfonia Al Santo Sepolcro RV 169, scritta nella tonalità di Si minore e aperta da un intenso Adagio dalla scrittura armonica estremamente audace per l’epoca, seguito da un Allegro non meno intenso del movimento precedente e intriso da un sentimento di profonda espressività. Sempre di Vivaldi, poi, il Concerto in Re minore per due violini, violoncello, archi e basso continuo n. 11 RV 565 da L’Estro armonico op. 3, la prima delle nove raccolte di concerti date alle stampe durante la vita del compositore. «Lo stile dell’opera III – spiega il musicologo Giovanni Carli Ballola – è quello del primo Vivaldi, già assolutamente affrancato dalla monumentale gravità e dal rigore polifonico di Corelli e dei corelliani, al cui circuito chiuso formale sostituisce quello aperto di una sfrenata libertà fantastica conferita alle parti degli strumenti solisti che si alternano, in episodi imprevedibilmente vari quanto a sviluppo e a scelta di figurazioni, al ritornello dei Tutti. Vi è inoltre, di tipicamente vivaldiana, l’elementare, irresistibile vitalità di quei ritmi squadrati ed energici, che spesso s’impongono quale parametro primario dell’invenzione, fagocitando, nella loro quasi fisiologica esuberanza, i pur cospicui valori melodici ed armonici».

Accanto a Vivaldi, al centro del concerto lecchese anche Giovanni Battista Pergolesi con il suo celebre Stabat Mater. Una delle opere più apprezzate e note del compositore, scritta poco tempo prima di morire e a soli 26 anni, lo Stabat Mater ha goduto sin da subito di grande popolarità, tanto da essere apprezzato anche da Bach, autore di una sua parafrasi nel Salmo n. 51, e da Paisallo, che ne ha curato nel 1810 un suo personale adattamento.

L’ORCHESTRA – Fondata nel 2008 da Ruben Jais, laVerdi Barocca ha unito musicisti specializzati nella prassi esecutiva barocca con strumenti antichi, così da esplorare e valorizzare i capolavori del passato e portare alla luce le rarità dimenticate. Nel corso degli anni, l’orchestra si è esibita insieme all’Ensemble Vocale diretto da Gianluca Capuano, un giovane gruppo di musicisti e coristi che hanno svolto il loro percorso di studi approfondendo le pratiche di esecuzione barocca, suonando strumenti originali o copie di strumenti del ’600/’700 e applicando le regole del canto esplicate nei trattati del tempo. Le formazioni strumentali e vocali de laBarocca vantano un ricchissimo repertorio, che comprende composizioni tardo-rinascimentali, opere del classicismo settecentesco e naturalmente grandi capolavori del Barocco, come il Messiah di Händel, l’Oratorio di Natale e quello di Pasqua di Bach. Intensa, infine, l’attività concertistica che porta l’orchestra a esibirsi non solo sul palco dell’Auditorium Fondazione Cariplo di Milano, ma anche in Italia e all’estero, avvalendosi della collaborazione di artisti di fama internazionale.

INFORMAZIONI – I biglietti si possono acquistare tramite biglietteria online a questo link.  I biglietti costano 15 euro (13 euro ridotto, 8 euro allievi Scuola Civica e 18 euro allievo + adulto).

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