ARCHIVIO – L’omaggio a Carlo Mauri e alla Nuova Guinea, i tamburi giapponesi di Munedaiko e Radicanto: la settimana di “Suoni Mobili” in provincia di Lecco

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LECCO – Dai suoni di Papua Nuova Guinea nell’omaggio a Carlo Mauri ai tamburi giapponesi, fino ad arrivare alle sonorità mediterranee targate Radicanto. Sono tre gli appuntamenti della settimana in provincia di Lecco per Suoni Mobili, la rassegna organizzata da Musicamorfosi e Consorzio Brinateo Villa Greppi e che per l’intera estate porta la musica di tutto il mondo in diversi comuni delle province di Lecco, Monza Brianza, Como e Milano. Nelle serate di lunedì 4, mercoledì 6 e giovedì 7 giugno, rispettivamente nei comuni di Lecco, Bulciago e Nibionno, si potrà infatti viaggiare, attraverso la musica, da Papua Nuova Guinea al Mediterraneo, passando per il Giappone.

Foto Elena Passoni

Si parte da Lecco lunedì 4 luglio con il concerto Il significato delle ali, che si terrà alle 20 nella Chiesa di Rancio. Una serata che vuole essere un omaggio al grande alpinista e viaggiatore Carlo Mauri, a 40 anni dalla sua morte, e soprattutto l’occasione per sottolineare il legame tra l’alpinista e Papua Nuova Guinea, dove Mauri ha incontrato i Chimbu, indigeni ritratti, tra l’altro, nell’affresco della chiesa di Rancio, che racconta il martirio di padre Giovanni. A esibirsi riproponendo i suoni e le vibrazioni di quei luoghi sarà il musicista Fabio Mina (flauto contralto, effetti, sintetizzatori, tapes, scacciapensieri, fiati) in un concerto che intende anche celebrare quelle culture antiche, nascoste, isolate, da alcuni considerate primitive ma che sono un esempio di connessione profonda e spirituale con la natura.

Foto Max Pucciariello

Ci si sposta al Santuario dei morti dell’Avello di Bulciago (in caso di pioggia Palestra Comunale di Bulciago) mercoledì 6 alle 21.30 per il concerto Tamburi Sacri. Protagonista dell’esibizione Munedaiko, gruppo di studio dedicato alla pratica e alla valorizzazione della musica, della danza e del teatro del Giappone antico. La serata vedrà la formazione esibirsi con il tamburo sacro giapponese, Taiko, e i flauti Shakuhachi e Shinobue, il tutto in una performance che permetterà di ascoltare un suono primordiale e spirituale e allo stesso tempo di ammirare un gesto scenico di forte impatto.

Dopo Papua Nuova Guinea e Giappone si passa a sonorità più vicine: quelle mediterranee proposte da uno dei più importanti gruppi della scena world italiana, Radicanto. In programma giovedì 7 alle 21.30 alla Chiesa di San Simone Giuda di Nibionno, il concerto sarà un mix di filologia creativa e sperimentazione, ricerca e immaginazione, invenzione e tradizione. Dopo il successo del concerto al Quirinale per l’insediamento del secondo mandato di Sergio Mattarella, la formazione, composta da Maria Giaquinto (canto, voce recitante), Giuseppe De Trizio (chitarra classica, mandolino), Claudio Carboni (sax), Adolfo La Volpe (chitarra elettrica, chitarra portoghese, oud) e Francesco De Palma (batteria, riq, cajon), proporrà come sempre «canti d’amore e maternità, canti di lotta e di libertà, canti di fede e ritualità dei popoli del Mediterraneo».

Tutti i concerti saranno a ingresso libero con libera donazione.

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