LECCO – Per il secondo anno consecutivo anche Lecco si prepara a festeggiare la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il cui obiettivo è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione dei rifugiati e richiedenti asilo.
Nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 giugno 2016 saranno numerosi gli appuntamenti da non perdere previsti in città. La manifestazione, organizzata dall’équipe del progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, facente capo al Ministero dell’Interno), prenderà il via sabato alle 19.30 presso il CPA Centro di Prima Accoglienza di Lecco (via Dell’Isola 15) con un apericena africano accompagnato dal dj set Music from the world a cura degli operatori del Centro. La serata proseguirà con interventi e intrattenimenti musicali e alle 21.30 sarà proiettato all’aperto il film-documentario Sponde: al sicuro sole del nord di Irene Dionisio (in collaborazione con Les Cultures Onlus e Dinamo Culturale).
Ci si sposta nel rione di Pescarenico, invece, domenica 19. A partire dalle 14 lungo il viale alberato in prossimità del Barcaiolo si terrà una rassegna di performance musicali e spettacoli teatrali con l’esibizione di SDPL Crew, che vedrà anche la partecipazione di De Rain e Saggy B (ragazzi nigeriani richiedenti asilo in Italia), dei volti storici di Zelig Giorgio Verducci e Pablo Scarpelli con uno spettacolo originale e inedito e del gruppo folk I Tavernicoli, con le loro musiche e danze popolari da tutto il mondo. In programma, poi, il laboratorio di djembe aperto al pubblico a cura di Fanta Tiemtore e il balletto Mama Africa di Omar Senė. Alle 16 si terrà inoltre una merenda a base di pasticceria etnica, bevande artigianali e caffè equo-solidale. Da segnalare, infine, che per tutto il pomeriggio sarà presente un dj set corner e l’animazione per bambini curata dall’associazione La Leggera.
«Come nel 2015 – spiegano gli organizzatori – si è pensato di dar vita a un’iniziativa dal carattere fortemente inclusivo e socializzante, volta all’incontro informale tra cittadinanza e rifugiati presenti sul territorio, in un contesto amichevole e di festa, nel quale favorire la conoscenza reciproca, diretta e immediata tra popolazione lecchese e nuovi cittadini. Questo – proseguono – attraverso i mediatori simbolici del cibo, della musica e da quest’anno anche del cinema, capaci di veicolare vissuti, esperienze ed emozioni».