ARCHIVIO – Capire la storia del cinema: mercoledì focus su Wim Wenders

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LECCO – Sarà Wim Wenders il protagonista del penultimo appuntamento con gli approfondimenti dedicati al Nuovo cinema tedesco. Inserito all’interno del corso dell’associazione Dinamo Culturale Capire la Storia del Cinema, l’incontro, previsto per mercoledì 15 aprile alle 21, è il quarto appuntamento con il focus dedicato al Junger Deutscher Film e, in particolare, a quegli autori della corrente che ancora incidono sul cinema contemporaneo. Dopo essere stato al centro della lezione tenuta lo scorso 25 marzo da Gianni Cattaneo, incentrata sulla produzione fotografica del regista, Wim Wenders torna a essere protagonista di un intero incontro della rassegna. Un approfondimento che come sempre si terrà presso il Centro Polifunzionale di Lecco.

Wim Wenders, 2009 @Donata Wenders

Wim Wenders, 2009 @Donata Wenders

A tenere la lezione dedicata al cineasta saranno gli ideatori di Capire la Storia del Cinema: si tratta di Massimo Ferrario, animatore culturale e promotore negli ultimi decenni di numerosi corsi sul cinema, e del giornalista e critico cinematografico Giulio Sangiorgio. Durante la serata saranno loro a condurre i presenti alla scoperta del cinema di uno dei registi più apprezzati dai festival di tutto il mondo. Un cinema, questo, fatto di vagabondaggi, esplorazioni anche musicali, in grado di far dialogare in modo proficuo la tradizione cinematografica d’oltre oceano con quella europea. Un’occasione, quindi, per conoscere meglio l’autore di capolavori quali Il cielo sopra Berlino, Paris, Texas, Alice nelle città, Lisbon Story, L’amico americano e Lo stato delle cose.

lisbon story

da “Lisbon Story”

«Nel cinema di Wenders – scrive Giovanni Spagnoletti per l’Enciclopedia del Cinema Treccani – oltre alla musica e alle riflessioni sul rapporto suono-immagine, due sono le ossessioni ricorrenti nella filmografia del filmmaker tedesco: il tema del movimento e la ricerca metalinguistica sul destino del cinema nell’epoca del massimo proliferare delle immagini, accelerato dalla rivoluzione digitale. Nel legare le proprie riflessioni formali al viaggio iniziatico – prosegue – denso di echi culturali desunti dalla tradizione del Bildungsroman goethiano e rivisto in chiave contemporanea con l’aiuto dello scrittore P. Handke, il Fahren (viaggiare) dei suoi personaggi diventa Erfahren (esperire). Perciò il movimento fisico che si dispiega nell’ambito di città, architetture o superfici rese con sagace occhio pittorico si trasforma nel perdersi nei labirinti della coscienza di colui che esperisce il viaggio e che ne è, a sua volta, trasformato».

L’ingresso è gratuito.

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