Da “Madres paralelas” a “The French Dispatch”, da “È stata la mano di Dio” ad “Ariaferma”: otto grandi titoli per la I parte de “I colori del Cinema” di Galbiate

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GALBIATE – Madres paralelas di Pedro Almodóvar, The French Dispatch di Wes Anderson, Scompartimento n. 6 – In viaggio con il destino di Juho Kuosmanen, La signora delle rose di Pierre Pinaud. E ancora gli italiani È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, Freaks Out di Gabriele Mainetti, Ariaferma di Lorenzo Di Costanzo e Qui rido io di Mario Martone. Otto titoli da non perdere per la prima parte de I colori del Cinema, la rassegna cinematografica del Cineteatro Cardinal Ferrari di Galbiate, che dopo la chiusura per ristrutturazione riapre finalmente le porte al pubblico e torna con il cineforum del venerdì, lunedì e giovedì sera, sempre alle 21.

Un cartellone di titoli di alto livello, come dicevamo, e che prende il via con Madres paralelas, pellicola di Pedro Almodóvar che ha aperto l’ultima Mostra del cinema di Venezia ed è valsa la Coppa Volpi come migliore interprete a Penélope Cruz. In programma per il 7, il 10 e il 13 gennaio 2022, il film racconta la storia di due donne single – una fotografa affermata e l’altra adolescente – che vivono una gravidanza inattesa. Casualmente condivideranno la stessa camera d’ospedale, avranno entrambe una bambina lo stesso giorno e sceglieranno di crescerla da sole. Un parallelismo che creerà un legame che andrà oltre il tempo.

Il 14, il 17 e il 20 gennaio tocca a un altro grande regista: in programmazione, infatti, The French Dispatch di Wes Anderson. Con un cast d’eccezione che include, tra gli altri, Benicio del Toro, Frances McDormand, Adrien Brody, Tilda Swinton, Willem Dafoe, Edward Norton, Léa Seydoux, Owen Wilson e Bill Murray, il film è stato definito dallo stesso regista «una lettera d’amore nei confronti dei giornalisti, ambientata nella sede di una rivista statunitense in una città francese del XX secolo». Un incalzante e vorticante susseguirsi di sequenze che raccontano l’ultimo numero di un giornale di provincia.

Terzo appuntamento quello con Freaks Out di Gabriele Mainetti, fissato per il 21, il 24 e il 27 gennaio. In concorso a Venezia, il film è proposto in occasione del giorno della memoria e conduce nella Roma del 1943. Quattro amici lavorano in un circo gestito da Israel, che però sparisce nel nulla: rimasti senza guida, Matilde, Cencio, Fulvio e Mario cercheranno una via di fuga dalla città occupata dai nazisti.

Il 28, il 31 gennaio e il 3 febbraio tocca all’ultimo film di Paolo Sorrentino: È stata la mano di Dio, pellicola presentata in concorso alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e vincitrice del Leone d’argento – Gran premio della giuria. Attraverso la storia personale del regista, il film racconta la Napoli degli anni 80 e intreccia – tra commedia e tragedia – le vicende di una numerosa famiglia sui generis all’arrivo al Napoli di Diego Armando Maradona. «La macchina da presa – spiega lo stesso regista – compie un passo indietro per far parlare la vita di quegli anni, come li ricordo io, come li ho vissuti, sentiti. In poche parole, questo è un film sulla sensibilità. E in bilico sopra ogni cosa, così vicino eppure così lontano, c’è Maradona, quell’idolo spettrale, alto un metro e sessantacinque, che sembrava sostenere la vita di tutti a Napoli, o almeno la mia».

Appuntamento con Ariaferma di Lorenzo Di Costanzo, invece, il 4, il 7 e il 10 febbraio. Un film che porta per la prima volta insieme sul grande schermo gli attori Silvio Orlando e Toni Servillo e che racconta di un carcere ormai in degrado e sul punto di essere chiuso, ma dove per problemi di natura burocratica rimangono una dozzina di detenuti e pochi agenti, in attesa di nuove destinazioni. In un’atmosfera sospesa e in attesa di ulteriori disposizioni, tra gli uomini rimasti – tra cui il detenuto più temuto del carcere Orlando e l’agente a capo della sicurezza Servillo – iniziano a generarsi nuove  forme di relazioni.

Di nuovo Toni Servillo anche nel film in programma per l’11, il 14 e il 17 febbraio: Qui rido io di Mario Martone. Al centro della storia narrata la vicenda del celebre comico napoletano Eduardo Scarpetta, padre illegittimo di Eduardo De Filippo: in una Napoli di inizio Novecento si muove un attore capace di scalare il successo con le sue commedie teatrali e con la maschera di Felice Sciosciammocca, addirittura più amata di Pulcinella. Un uomo con una famiglia complessa e numerosissima, fatta di figli legittimi e non, ma anche un uomo che sembra vivere con e per il teatro.

Penultimo film è una commedia francese, in cartellone per il 18, il 21 e il 21 febbraio. Si tratta di La signora delle rose di Pierre Pinaud, con protagonista Eve, creatrice di rose da competizione e punto di riferimento nell’industria floreale francese. Una donna alla guida di una piccola società, messa sempre più in difficoltà dalla grande concorrenza. Per provare a competere, Eve recluterà tre nuovi stagisti attraverso un programma di reinserimento sociale.

A chiudere questa prima parte del cineforum galbiatese è – il 25 e il 28 febbraio e il 3 marzo – Scompartimento n. 6 – In viaggio con il destino del regista finlandese Juho Kuosmanen, Gran premio della giuria all’ultimo Festival di Cannes. Il viaggio è quello di Laura, che per fuggire da un’enigmatica storia d’amore a Mosca decide di partire per il polo artico, direzione sito archeologico di Murmansk. Un viaggio lungo, che sarà condiviso con un minatore russo, Ljoha, e caratterizzato da incontri improbabili. Una convivenza che li avvicinerà molto e che sarà punto di partenza per una nuova visone della loro vita.

INFORMAZIONI – Abbonamento: 60 euro; ingresso singolo: 5 euro. È possibile acquistare i biglietti sul sito www.cferrari.it . Accesso consentito solo con Green Pass Rafforzato e mascherina FFP2.

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