ARCHIVIO – Al Teatro della Società “32 secondi e 16”
Sul palco la storia di Samia, atleta somala scomparsa nel Mediterraneo

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LECCO – È un’anteprima nazionale e il penultimo appuntamento con la rassegna teatrale Altri Percorsi, prima della chiusura affidata a La Tempesta di Bis! Brianza in scena. Si tratta di 32 secondi e 16, lo spettacolo scritto da Michele Santeramo e messo in scena da Serena Sinigaglia che nella serata di giovedì 26 maggio (alle 21) porterà sul palco del Teatro della Società di Lecco la storia di Samia Yusuf Omar, giovane atleta somala scomparsa nel 2012 nelle acque del Mediterraneo, poco lontano da Lampedusa. Un racconto che potrà contare sull’abilità narrativa di tre attori – Tindaro Granata, Valentina Picello e Chiara Stoppa – chiamati a ricostruire la vicenda di Samia, nel 2008 alle Olimpiadi di Pechino e nel 2012 imbarcata su uno dei viaggi della speranza, alla ricerca di una vita migliore.

32 secondi e 16È infatti il 20 agosto quando il Corriere della Sera pubblica la notizia: «atleta somala muore su un barcone per raggiungere l’Italia: avrebbe dovuto partecipare alle Olimpiadi», quelle di Londra. Un sogno infranto e che avrebbe dovuto riscattarla da quell’ultimo posto conquistato a Pechino: alle «Olimpiadi di Pechino – così spiega la regista della pièce – Samia viene ripresa da tutte le telecamere del mondo accanto ai mostri sacri dell’atletica, corre per i 200 metri. Il risultato è scontato: Veronica Campbell-Brown è prima, Samia Yusuf Omar è ultima, quasi dieci secondi di distacco tra le due. Tutto lo stadio di Pechino si alza in piedi, l’applaude. A fine gara lei commenta laconica: Sono stata felice, le persone mi hanno incoraggiato con il tifo. Ma mi sarebbe piaciuto essere applaudita per aver vinto, e non perché avevo bisogno di incoraggiamento. Farò del mio meglio per non essere l’ultima la prossima volta. Passano quattro anni, arrivano le Olimpiadi di Londra. Sui blocchi di partenza nei 100 e nei 200 non c’è nessuna traccia di quella ragazza somala che aveva conquistato i cuori degli spettatori a Pechino».

Uno spettacolo, quello prodotto da Atir Teatro Ringhera, che non vuole solo narrare la storia di Samia, ma che stando alle dichiarazioni dell’autore intende rendere la vicenda uno specchio in cui rifletterci tutti, un’occasione per mostrarci cosa siamo diventati.  «Il senso di scrivere questa storia – spiega, infatti, Santeramo – non è solo raccontare una vicenda legata all’immigrazione. È provare a capire cosa facciamo noi mentre il mediterraneo si riempie di occhi aperti, cosa siamo diventati, ciascuno sulla sua isola a decidere, purtroppo, non soltanto della propria vita».

INFORMAZIONI – Ingresso singolo 10 euro, ridotto 5 (fino ai 25 anni). Per info: www.comune.lecco.it/index.php/scoprire-lecco/teatro-della-societa/biglietteria

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