ARCHIVIO – Dalla Rep. Ceca arriva “Antiwords”, pièce ispirata alle opere di Havel

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antiwordsCOLLE BRIANZA – Sarà ancora una volta Palazzo Gambassi di Campsirago a fare da cornice al festival Il Giardino delle Esperidi, che tra i numerosi appuntamenti in programma per questo weekend, sabato sera alle 21 propone uno spettacolo da non perdere. Si intitola Antiwords ed è una pièce che porterà in scena la Spitfire Company, pluripremiata compagnia in arrivo dalla Repubblica Ceca. Nota per le sperimentazioni in campo di danza, musica, physical e visual theatre, la compagnia ceca proporrà uno spettacolo ispirato alle opere di Václav Havel, ultimo presidente della Cecoslovacchia (e primo della Repubblica Ceca), nonché noto e apprezzato scrittore e drammaturgo.

Tra i testi che hanno ispirato la performance della Spitfire Company soprattutto uno: L’udienza, atto unico scritto sette anni dopo i tragici eventi della Primavera di Praga e incentrato su un colloquio al tempo stesso reale e grottesco. Al centro dell’opera di Havel, infatti, un drammaturgo perseguitato per le sue idee e costretto a guadagnarsi da vivere come scaricatore di barili in uno squallido birrificio. Ricevuto da un capo alcolizzato, il protagonista si trova a sostenere un colloquio a tratti sinistro, altre volte comico. Un’udienza, quindi, che di parola in parola, intende svelare i meccanismi che portano alla repressione delle libertà individuali, trasformando gli uomini in vittime e in carnefici.

antowords2Ispirato all’opera di Havel, lo spettacolo di sabato porterà in scena non due attori, bensì due attrici: Miřenka Čechová e Jindřiška Křivánková, che nel corso della performance verranno messe alla prova non soltanto nella loro abilità interpretativa, ma anche nella capacità di reggere l’alcol. A loro il compito, infatti, di eguagliare o addirittura superare l’impresa compiuta dall’attore ceco Pavel Landovský, che nell’adattamento cinematografico de L’udienza ha saputo bere nove pinte di birra. Riusciranno, le due attrici, a superare la leggenda? Saranno in grado di raggiungere una condizione limite senza perdere di vista il fondamentale Leitmotiv dell’alienazione di Havel e la poetica della solitudine di un altro grande scrittore ceco, Bohumil Hrabal? In scena, per rendere ancora più d’impatto il tutto, anche delle grandi teste realizzate dalla scultrice Paulina Skavova e la musica di Sivan Eldar, composta appositamente per questa performance.

Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 euro. Per i residenti nel comune ospitante si applica, infine, la formula cortesia a 3 euro (su prenotazione). Per info e prenotazioni: info@scarlattineteatro.it

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L'autore di questo articolo

Valentina Sala

È la “flâneuse” che non smette mai di flaneggiare (?): in continuo vagabondaggio tra luoghi (certo) e soprattutto nuovi progetti da realizzare, dirige il giornale in modo non proprio autoritario (!). Ideatrice e cofondatrice de Il Flâneur, non si accontenta di un solo lavoro. Giornalista, ufficio stampa culturale, insegnante di Comunicazione, indossa l’uno o l’altro cappello a seconda delle situazioni. Laureata in Editoria con il massimo dei voti, ama approfondire il rapporto tra città e letterati (sua, infatti, la tesi sulla Parigi di Émile Zola e la Vienna di Joseph Roth), i romanzi che raccontano un’epoca, i film di François Truffaut, le grandi città e, naturalmente, il viaggio flaneggiante, specie se a zonzo per le strade d’Europa. Per contattarla: valentina.sala@ilflaneur.com