ARCHIVIO – “I Luoghi dell’Adda”: chiusura affidata a “Ubu Re Ubu Chi?” di KanterStrasse e “Il segreto” di Teatro dei Colori

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PADERNO D’ADDA/OLGINATE – KanterStrasse porta in scena il suo Ubu Re Ubu Chi?, pièce che segue le avventure dell’assurdo e cattivissimo Ubu re dello scrittore, poeta e drammaturgo francese Alfred Jarry, mentre a chiudere la rassegna sarà Teatro dei Colori con il suo Il segreto, ispirato a Il segreto di Luca di Ignazio Silone. Si tratta degli ultimi due appuntamenti con I Luoghi dell’Adda, la kermesse che dallo scorso primo giugno sta portando il teatro in una selezione di location tra le più belle del fiume lombardo. Ancora due, quindi, gli spettacoli in cartellone, rispettivamente in programma per venerdì 5 (alle 21.15, nella Cascina Maria di Paderno d’Adda) e domenica 7 luglio (sempre alle 21.15, all’ex Convento di Santa Maria la Vite di Olginate).

Innanzitutto, come detto, l’appuntamento di venerdì a Paderno con Ubu re Ubu chi?, scritto e diretto da Simone Martini: uno spettacolo che prosegue nel solco di altri lavori della compagnia toscana, più volte alle prese con riflessioni sul concetto di potere. Oggi considerato un classico del teatro, il testo di Alfred Jarry ha debuttato a Parigi nel 1896 facendo scandalo per la sua irriverenza, cattiveria e spregiudicatezza: è la vicenda quasi macbethiana di Padre Ubu, officiale di fiducia di Venceslao Re di Polonia, e della perfida e ingannevole Madre Ubu, sua moglie, che lo spingerà a uccidere il Re e a impossessarsi del trono di Polonia. «Ubu Re – spiegano dalla compagnia –parla di politica, di colpi di stato e di guerre, di salite e veloci discese, parla di noi e a noi. Un testo sempre attuale perché in fin dei conti, le regole alla base del gioco sono sempre le stesse: il potere, la ricchezza e l’ingordigia che porta a consumare e a consumarsi sempre troppo velocemente».

Ci si sposta nell’ex Convento di Santa Maria la Vite, invece, domenica alle 21.15, quando va in scena uno spettacolo ispirato, come detto, a Il segreto di Luca, opera scritta nel 1956 da Silone e che pone al centro un caso giudiziario. Protagonista del romanzo e della pièce in scena è Andrea Cipriani, antifascista esiliato che dopo la Liberazione torna al suo paese. È lì, a Cisterna dei Marsi, che si scontrerà con uno strano caso: quello di Luca Sabatini, un ergastolano graziato dopo quarant’anni, ingiustamente condannato per omicidio perché determinato nel non rivelare dove si trovasse nel momento dei fatti. Un segreto suo, ma un segreto che è anche di coloro che sapevano come scagionarlo ma che, per qualche motivo, hanno preferito tacere. Lo spettacolo ne ripercorre la vicenda attraverso il racconto di Cipriani (interpretato da Gabriele Ciaccia), personaggio che vuole andare a fondo: un monologo che racconta l’eroismo del silenzio e della coscienza, ma anche una comunità che nasconde il segreto di un uomo, costretta da convenzioni sociali. (Lo spettacolo sarà preceduto, alle 19.30, dalla visita guidata del Convento a cura dell’Ass. Santa Maria La Vite – Giuditta Podestà e, alle 20, dall’aperitivo a cura dell’Ass. Rivivi Santa Maria. Prenotazione consigliata allo 0341.1582439, costo 5 euro).

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