ARCHIVIO – “Il gatto con gli stivali” di Campsirago Residenza debutta online.
Sabato e domenica le prime repliche di uno spettacolo tutto digitale

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ONLINE – Linguaggi e tecniche diverse, dal teatro d’ombre alla stop motion, dal disegno animato al pop-up theatre, dialogano in uno spettacolo nato appositamente per il digitale, creato da Marco Ferro e realizzato da Campsirago Residenza. Di fronte a delle restrizioni che proseguono, la compagnia teatrale del lecchese prova a dare una risposta alla chiusura dei teatri e lo fa proponendo una versione online de Il Gatto con gli stivali. In programma per sabato 23 e domenica 24 gennaio alle 17, la pièce sarà visionabile sulla piattaforma Zoom previa prenotazione (biglietti 10 euro) e proporrà un adattamento originale della celebre fiaba di Perrault: uno spettacolo che vedrà intrecciarsi narrazione, parole, video e immagini e che, stando alle anticipazioni, creerà un ponte tra la classicità della storia raccontata e il mezzo multimediale.

«Questo periodo di distanziamento – spiega Marco Ferro – ha fatto sorgere il desiderio di sperimentare e mutuare alcune delle tecniche proprie del teatro di figura in chiave “digitale” e Il Gatto con gli stivali è necessariamente diventato un fertile terreno di prova di questo nuovo processo di sperimentazione. Durante lo studio e l’elaborazione della nostra ricerca, a lungo ci siamo interrogati sul perché questa fiaba e le dinamiche in essa presenti continuassero ad avere un riverbero così importante sul nostro immaginario di persone adulte. La sua “classicità” (e dunque l’universalità e l’attualità della sua voce) non risiedono tanto nella morale che viene attribuita alla versione di Perrault, dove l’ingegno e lo spirito d’iniziativa garantiscono la riuscita personale e premiano colui che parte da una posizione di svantaggio, bensì in queste parole: “Quel che conta non è l’amicizia dei Re, ma l’amicizia dei Gatti”. È una frase di Laura Conti, che nel testo A difesa del Gatto con gli Stivali sposta il baricentro della fiaba non tanto nelle vicissitudini che la trama sviluppa, quanto nella relazione tra il giovane e il gatto, ossia nella relazione tra l’uomo e l’animale magico, tra le manifeste capacità (o incapacità) dell’essere umano e le sue nascoste risorse interiori».

E nello spettacolo di Campsirago Residenza ciò che è perno di tutto sembra essere proprio la relazione tra il protagonista e il felino, che qui è una gatta: una versione del racconto che punta sul piano emotivo, sul seme più durevole, ossia, come anticipano dalla compagnia, il rapporto «tra un giovane e il suo alter-ego, tra un piccolo uomo e il suo “spirito” guardiano». Una relazione ben distante dall’essere risolta e pacificata, ma comunque «di grande profondità».

Un lavoro che porta in scena – sullo schermo – un attore, chiamato a svolgere in diretta la funzione di narratore, animatore e, in un certo senso, regista, proponendo di volta in volta le tracce video e le immagini necessarie per il racconto e coinvolgendo direttamente il pubblico.

INFORMAZIONI –  Spettacolo immaginato e creato da Marco Ferro; realizzato da Marco Ferro, Stefano Pirovano, Valeria Sacco, Giulietta De Bernardi, Soledad Nicolazzi, Anna Fascendini; sonorizzato da Diego Dioguardi; interpretato da Marco Ferro e Stefano Pirovano.

Il racconto avviene in diretta sulla piattaforma Zoom. Per prenotare è necessario compilare il modulo di prenotazione presente al seguente link: https://cutt.ly/KjcFoC6. Biglietto 10 euro. Spettacolo consigliato dai 5 anni.

Foto di apertura @ Alvise Alessandro Crovato

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