ARCHIVIO – “L’assedio” del coreografo libanese Bassam Abou Diab chiude la decima edizione di “Caffeine – Incontri con la danza”

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OSNAGO – Il coreografo libanese Bassam Abou Diab, autore del pluripremiato Under the flesh, firma una performance che parte dalle gestualità e i riti del mondo arabo per raccontare il mondo degli oppressi, degli esclusi. Si chiude così, con l’atteso L’assedio, la decima edizione di Caffeine – Incontri con la danza, il festival ideato e organizzato da Piccoli Idilli e che per un mese intero ha portato spettacoli, shorts, laboratori di formazione gratuiti, performance site specific e debutti in prima nazionale in ville e luoghi di fascino della Brianza lecchese e monzese. In programma per sabato 12 ottobre alle 21, l’appuntamento conclusivo fa tappa allo Spazio Fabrizio De André di Osnago e porta sul palco un progetto sperimentale e interculturale di teatro-danza, con protagonista una compagnia di danzatori e attori provenienti da paesi diversi, dall’Italia al Libano, dal Burkina Faso all’Argentina.

Un ritorno a Caffeine, questo, per il coreografo libanese Bassam Abou Diab, che lo scorso anno ha chiuso in festival proprio con il suo Under the flesh e che questa volta è mente di uno studio sulla gestualità di origine rituale presente nelle diverse culture, lavoro prodotto da Arterie Centro Interculturale Ricerche Teatrali in collaborazione con Progetto Residenza Spazio Matta e lo stesso Caffeine. Un focus, lo spettacolo, dedicato in modo particolare al mondo arabo, alle sue celebrazioni religiosi e tradizioni musicali, punti di partenza per una riflessione che, stando alle anticipazioni e come suggerisce il titolo della pièce, vuole indagare gli assediati, di emarginati.

Bassam Abou Diab in “Under the flesh”

«L’Assedio – spiega lo stesso coreografo – si basa sull’uso del vocabolario dei gesti e delle connotazioni dei rituali religiosi islamici (preghiera, danza sufi e Ashura), sulla loro frammentazione, riutilizzandoli in una forma d’arte dinamica accompagnata dalla musica come strumento espressivo nell’ambito di una combinazione teatrale basata su due elementi fondamentali provenienti dal Teatro classico greco, il coro e l’eroe, e lavorando – conclude – sul rapporto mutevole tra questi elementi».

INFORMAZIONI – Biglietti: 8 euro intero, 5 ridotto. Per informazioni e prenotazioni: scrivere a info@piccoliidilli.it. Coreografie Bassam Abou Diab, regia Monica Ciarcelluti, con Mariangela Celi, Gisela Fantacuzzi, Olga Merlini, Rita Mosca, Christian Osolos, Bintou Ouattara, Ibrahim Ouattara, Elisa Ricagni, Emanuela Valiante.

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