ARCHIVIO – “Lecco città dei Promessi Sposi”: 50 eventi tra incontri, arte, musica e teatro

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LECCO – 50 eventi tra concerti, conferenze, spettacoli teatrali, mostre, visite guidate, seminari e laboratori didattici, il tutto raggruppato in quattro format. Si tratta di Lecco città dei Promessi Sposi, la rassegna culturale lecchese che rappresenta il più rilevante appuntamento annuale di valorizzazione dell’eredità manzoniana e del patrimonio culturale della città. Realizzato dal Settore Educazione Cultura e Sport del Comune di Lecco e coordinato dal Si.M.U.L. – Polo Museale di Palazzo Belgiojoso, il festival si aprirà il 18 ottobre e fino all’8 di novembre proporrà un variegato cartellone di eventi, costruito in stretta collaborazione con prestigiosi istituti culturali, università, associazioni culturali locali, nazionali e internazionali. Dalla fotografia sperimentale al fumetto, passando per il teatro e la musica: questi i linguaggi e le forme d’arte che prenderanno spunto da I Promessi Sposi, fonte d’esplorazione per la creatività contemporanea. Un modo, quindi, per far parlare Alessandro Manzoni con linguaggi a noi più contemporanei.

Quattro, come anticipato, i format che caratterizzeranno la rassegna e che racchiuderanno gran parte delle iniziative. Si tratta di Ma che musica, Manzoni!, Luoghi da vivere, Una città per Manzoni e Promessi Sposi Young.

percussion staffAndando con ordine, il primo contenitore sarà dedicato alla musica e proporrà una serie di progetti inediti che vedranno coinvolti musicisti classici e jazz lecchesi, italiani e stranieri. Nelle settimane del festival si esibiranno, tra gli altri, i Percussion Staff, che terranno un concerto per il trentennale della loro fondazione, raccontando con le pulsazioni del drumming la spericolata vita di Giacomo Maria, il Don Rodrigo di casa Manzoni. In programma, poi, il concerto della docente di violino barocco del conservatorio di Mulhouse Laura Toffetti, che, accompagnata da jazzisti lecchesi, realizzerà un itinerario sonoro all’interno delle sale del Museo Manzoniano. Infine il pianista jazz lariano Arrigo Cappelletti, docente al Conservatorio di Venezia e musicologo che si cimenterà in un concerto-lezione che avrà come filo conduttore le composizioni musicali ispirate all’opera manzoniana.

Accanto alla musica, Luoghi da vivere, il format che intende valorizzare i musei e i luoghi manzoniani attraverso una serie di iniziative. Tra gli appuntamenti in programma di questa sezione spicca sicuramente la presentazione del manoscritto autografo del Discorso di Lecco su Alessandro Manzoni di Giosuè Carducci. L’evento si terrà sabato 1 novembre a Villa Manzoni e il manoscritto rimarrà esposto fino al 30 novembre.

Le letture teatrali saranno invece le protagoniste del terzo format, intitolato Una città del Manzoni, che vedrà gli attori delle principali compagnie teatrali lecchesi eseguire letture tratte dai capolavori manzoniani nei cuori pulsanti della vita quotidiana lecchese contemporanea, come le piazze del centro, i centri commerciali, la biblioteca e l’ospedale.

Infine Promessi Sposi young, l’ultima sezione della rassegna che si rivolgerà esclusivamente ai più giovani. Sarà infatti possibile scegliere tra laboratori didattici di editoria creativa, fotografia, arte e musica destinati alle scuole di ogni ordine e grado, senza dimenticare gli aperitivi letterari, i seminari di improvvisazione jazzistica e i workshop di fumetto.

Gran finale del festival, poi, con la cerimonia di premiazione della decima edizione Premio letterario internazionale Alessandro Manzoni, prevista per sabato 8 novembre alle 16 presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Lecco. Durante la cerimonia verrà consegnato il premio Manzoni alla carriera, che quest’anno andrà alla fondatrice del Fai Giulia Mozzoni Crespi.

Di seguito il programma completo:

depliant città promessi sposi

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L'autore di questo articolo

Daniele Frisco

È il flâneur numero uno, ideatore e cofondatore del giornale. Seduto ai tavolini di un qualche bar parigino, lo immaginiamo immerso nei suoi amati libri, che colleziona senza sosta e che non sa più dove mettere. Appassionato di Storia e, in particolare, di Storia culturale, è un inarrestabile studente (!): tutto è per lui materia da conoscere e approfondire. Laurea? Quale se non Storia del mondo contemporaneo?! Tesi? Un malloppo sul multiculturalismo di Sarajevo nella letteratura, che gli è valso la lode. Travolto da un vortice di lavori – giornalista, insegnante di Storia, consulente storico e istruttore del Basket Lecco – tra una corsa di qua e una di là ama perdersi nel folk-rock americano, nei film di Martin Scorsese e di Woody Allen, nella letteratura mitteleuropea e, da perfetto flâneur, nelle strade della cara e vecchia Europa. Per contattarlo: daniele.frisco@ilflaneur.com