OSNAGO – Penultimo weekend con la danza di Caffeine, il festival che sta portando la danza contemporanea nelle provincie di Lecco e Monza Brianza. Due gli appuntamenti previsti nel fine settimana a Osnago e Merate, rispettivamente venerdì 14 e sabato 15 ottobre 2016.
Innanzitutto Anticorpi Explo: questo il titolo della serata curata dal circuito CLAPSpettacolo dal vivo e che venerdì porterà allo Spazio Fabrizio De André di Osnago due originali performance dalla rete nazionale indipendente per la promozione della danza d’autore Network Anticorpi XL.
Alle 21 sarà la volta di Manfredi Perego impegnato nel suo Horizon, una ricerca di un paesaggio immaginario, ma profondamente connesso nella percezione umana. «Sospeso – spiega Perego – finisco sempre in bilico sopra linee inesistenti… Cammino verso un luogo che è allo stesso tempo interno ed esterno, astrazione di una sensazione dello spazio che esiste solo nel desiderio. Horizon dà corpo a una poesia-vertigine celata, a un lavoro fisico e mentale di totale svuotamento, cercando di vivere la sensazione di un’immagine che inevitabilmente circonda il corpo».
Subito dopo toccherà alla compagnia Fattoria Vittadini con WHY ARE WE SO F***ING DRAMATIC?. Con concept e coreografia di Francesca Penzo e Tamar Grosz, il progetto offre, quasi come un documentario del National Geographic, uno sguardo allo stesso tempo ironico e scientifico sulle dinamiche di relazione proprie del genere femminile. In particolare, durante l’esibizione si indagherà sulla nuova e interessante creatura chiamata The young indipendent woman. Un progetto che ruota intorno all’identità di genere in una modalità innovativa e con «uno sguardo coreografico – spiegano da Caffeine – che si è sviluppato attorno ai processi che avvengono ciclicamente all’interno del corpo femminile. Questi processi sono associati alle fasi del ciclo mestruale, che costruiscono la struttura drammaturgica e sonora del lavoro. Il ciclo delle performer, di circa 28 giorni, monitorato per la durata di 5 mesi, ha permesso di costruire la colonna vertebrale portante attorno a cui si sono sviluppate le scene». Ingresso 8 euro.
Ci si sposta a Merate (precisamente all’Auditorium di Piazza degli Eroi), invece, sabato 15 ottobre, con un appuntamento targato Zerogrammi: Jentu. Nuova creazione della compagnia rivelazione degli ultimi anni, lo spettacolo prende ispirazione dal Don Quijote di Miguel Cervantes. Che senso possono avere le gesta del cavaliere e del suo scudiero nel mondo contemporaneo? Possono ancora essere attuali? Queste le domande a cui si prova a rispondere attraverso le coreografie, i soli e i duetti della performance. Nel tentativo di «disegnare – spiegano dalla compagnia – con tratto leggero e sfuggente la figura di un eroe emblema di un’etica del fallimento che rilancia la sfida a provare di nuovo, daccapo, con coraggio. Che ci parla della capacità di cadere, di esistere persistendo nell’inseguire un ideale, il proprio, dell’incapacità di volersi arrendere a ciò che è dato e deve essere accettato così com’è perché il senso di ogni azione non sia tanto il risultato quanto la tensione necessaria per tentare di raggiungerlo riscoprendo la meraviglia di farsi viaggio. Così i personaggi di Jentu. Esiliati da un tempo cui non corrispondono o da un luogo che gli è stato sottratto, sospesi, stranieri, abitano un paesaggio leopardiano che ha per soglia la resa, unico possibile luogo di appartenenza e senso». Ingresso 8 euro (ridotto 5).
Info: www.caffeinedanza.it.
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