LECCO – «Il futuro diventa presente, il presente passato, e il passato un eterno rimpianto». Parola di Tennessee Williams, che negli anni Quaranta e con Lo zoo di vetro porta in scena un dramma di memoria, in cui la realtà trasfigura nell’incantesimo, nell’onirico, scardinando in un certo senso i riferimenti temporali. E, stando alle anticipazioni, anche l’adattamento firmato da Arturo Cirillo, atteso sul palco del Teatro della Società per giovedì 26 febbraio 2015, non mancherà di generare quello spaesamento che contraddistingue il testo teatrale dello scrittore americano, andato in scena per la prima volta nel ’44. Un appuntamento, quello di giovedì, che è parte della rassegna di Teatro d’Autore del Sociale, che in questa stagione sta portando sul maggiore palco lecchese testi di livello e sempre convincenti, dall’Amadeus con Tullio Solenghi a Gli innamorati di Goldoni diretti da Andrée Ruth Shammah, dal Re Lear di e con Michele Placido a L’onorevole di Sciascia.
E nel prossimo appuntamento con il teatro d’autore è lo sguardo di Arturo Cirillo, come detto, a misurarsi con un classico del teatro del Novecento. Il regista campano sceglie di ambientare la scena quasi in un non luogo, in un luogo che in realtà può essere ovunque. Non più solo la provincia americana degli anni 40, quindi, bensì una qualsiasi località periferica ed economicamente depressa: qui e oggi, lì e settant’anni fa. Una perdita di riferimenti non solo temporali ma anche geografici, verrebbe da dire, in cui la vicenda rimane, però, la stessa e universale, fatta di meccanismi familiari sempre attuali.
E così ecco l’interno opprimente e piccolo borghese fare da sfondo al racconto di Tom Wingfield, protagonista della storia cui lo stesso Cirillo dà un volto, che passo dopo passo svela i retroscena della sua famiglia, segnata irrimediabilmente dall’abbandono del padre. Un racconto in cui le figure della sua memoria si fanno come reali, bloccate in un presente che non lascia fuggire. C’è la madre Amanda, ancorata al ricordo di una giovinezza che non c’è più. C’è la sorella Laura, zoppa e spaventata dalla vita e che trova consolazione solo nei suoi animaletti di vetro. E poi c’è lui stesso, Tom, eterno ragazzo rancoroso e irrealizzato, che trova rifugio solo nel cinema e nell’alcol. Un eterno limbo, parrebbe, almeno sino all’arrivo dell’amico Jim.
INFORMAZIONI – LO ZOO DI VETRO di Tennessee Williams; traduzione Gerardo Guerrieri; con Milvia Marigliano, Monica Piseddu, Arturo Cirillo, Edoardo Ribatto; regia Arturo Cirillo; scene Dario Gessati; costumi Gianluca Falaschi; luci Mario Loprevite. Tieffe Teatro
BIGLIETTI – Platea 27 euro (ridotto 20 euro) – Palchi 23 euro (ridotto 18) – 1^ Galleria 17 euro (ridotto 13) – 2^ Galleria 12 euro (ridotto 10 euro) – Ingresso palco 11 euro. Orari biglietteria: mercoledì dalle 10 alle 14 e i giorni delle rappresentazioni serali dalle 20. Online sul sito www.comune.lecco.it