Con Giulia Barranco e Marco Sala nasce “Magie in cucina”, fumetto per avvicinare i più piccoli a una cucina sana

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LECCO – Chi legge il nostro giornale ormai la conosce: cuoca a domicilio, per Il Flâneur cura la rubrica In cucina con Giulia, dove di mese in mese racconta un alimento presente nelle nostre zone, la sua storia, il suo impiego nella tradizione e oggi, proponendolo all’interno di una ricetta. Si tratta di Giulia Barranco, bellanese che ora è protagonista di un libro di ricette a fumetti realizzato con il disegnatore per passione Marco Sala. Un volume, Magie in cucina, pensato per coinvolgere anche i più piccoli nella preparazione di piatti sani, equilibrati, golosi e a chilometro zero. 

Classe 1983 e con alle spalle una laurea in Biotecnologie industriali, dopo anni di lavori precari Giulia intraprende una strada completamente diversa: si diploma alla Food Genius Academy di Milano e dà vita a Cooked4u, rendendo la sua passione per la cucina una professione. Del 1967, invece, Marco Sala in arte Ziolele, appassionato autodidatta: disegna fumetti ed è autore di copertine di cd, calendari, illustrazioni su riviste di moda e musicali.

Dall’incontro tra i due nasce un progetto che, come ci spiega Giulia, risponde a una precisa esigenza: «l’idea è nata in seguito alla richiesta di alcune mamme alle quali ho tenuto dei corsi di cucina e che lamentavano lo scarso amore dei loro figli verso le verdure. Mi hanno chiesto di trovare dei modi alternativi affinché imparassero ad apprezzarle e mangiarle più volentieri». La risposta è il fumetto: uno strumento divertente e attraverso il quale i bambini possano sperimentare, accompagnati da un genitore, l’arte culinaria e apprezzarne gli ingredienti. «A partire da questo primo numero – interviene Marco – vorremmo realizzare e proporre una serie di storie, tenendo come filo conduttore la scuola di cucina e affrontando di volta in volta argomenti diversi, sempre con l’idea di creare ricette sane, giocose e realizzabili anche dai bimbi stessi insieme alle mamme. Un progetto, il nostro, a scopo educativo e che vorremmo diffondere nelle scuole dell’infanzia e primaria».

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