ARCHIVIO – “Fantasmagorie”: a Lecco 5 giorni di film, retrospettive e approfondimenti per la piccola/grande rassegna di cinema d’animazione di Dinamo Culturale

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Dal 30 giugno al 4 luglio, una rassegna che punta alla qualità

LECCO – Una rassegna di cinema d’animazione e sperimentale che mette al centro l’opera d’arte. Stiamo parlando di Fantasmagorie, la rassegna di cinema di animazione, alienazione e allucinazione organizzata dall’associazione Dinamo Culturale in collaborazione con il Comune di Lecco e in programma da mercoledì 30 giugno a domenica 4 luglio 2021 a Lecco, nelle location di Piazza Garibaldi e Palazzo Belgiojoso.

In un periodo storico in cui sembra contare di più la comunicazione rispetto al contenuto, dove si vuole creare a tutti i costi il grande evento (anche quando manca la qualità), dove si privilegiano le pubbliche relazioni e l’afflusso di pubblico a discapito di sperimentazione e ricerca, a Lecco torna una piccola rassegna cinematografica che propone un programma innovativo e di alto livello. Sì, perché Fantasmagorie, giunta alla sua quarta edizione, è questo. Senza inutili orpelli o passerelle, la kermesse propone infatti una selezione di pellicole sperimentali e di ricerca, portando al pubblico lecchese opere inedite e forme animate che raramente si vedono sugli schermi. Dopo la pausa del 2020 dovuta al Covid-19, Fantasmagorie 2021 ha in calendario la proiezione di una serie di produzioni che vanno da alcune novità di livello internazionale a grandi capolavori riscoperti, da opere visionarie a sperimentazioni autorali, per un totale di cinque serate nelle quali il focus sarà solo sui film, senza la presenza di ospiti.

Il programma si compone di retrospettive e approfondimenti dedicati a registi visionari come Paul Vester e Suzanne Pitt, ma anche a eccellenze contemporanee come il collettivo francese Meat Dept. Prevista per mercoledì 30 giugno alle 21.15 in Piazza Garibaldi, l’apertura è affidata a una serata intitolata Alienation, che verrà aperta dal breve documentario animato Abductees di Paul Vester, un’animazione dove i protagonisti raccontano sotto ipnosi le loro presunte esperienze di rapimenti da parte di alieni. Una serata, quella di mercoledì, che rappresenta il primo appuntamento con l’omaggio al regista inglese. A seguire il capolavoro del 1973 del regista francese René Laloux Il pianeta selvaggio, una favola ecologista nella quale abbandoniamo i confini del nostro universo per fare rotta su un pianeta in cui l’uomo non si trova più in posizione di superiorità rispetto a quanto aveva sempre considerato alieno. A chiudere il primo giorno, un classico dell’animazione francese del 1965, finalmente riproposto in digitale: si tratta di La brûlure de mille soleils di Pierre Kast, una storia di viaggi nel tempo e innamoramenti fantascientifici.

Ci si sposta a Palazzo Belgiojoso per la seconda e la terza serata (giovedì 1 luglio e venerdì 2 luglio), in programma sempre alle 21.15 con i due appuntamenti di It’s not me, it’s a deepfake, un focus curato da Piero Lafiandra e dedicato al fenomeno deepfake, che negli ultimi anni ha dato vita a nuove forme di narrazioni per immagini. Il programma metterà in luce tutti gli aspetti di questi video, in cui uno o più volti vengono sostituiti in maniera naturalistica attraverso l’intelligenza artificiale. A seguire, sia giovedì che venerdì, le due puntate della retrospettiva dedicata alla cineasta di animazione sperimentale Suzan Pitt, un viaggio che dagli anni Settanta ci porta fino ai Dieci del XXI secolo, in un vortice surreale e irrazionale. Un focus dedicato alla regista scomparsa nel 2019, per la prima volta in Italia completo di tutte le sue opere restaurate in digitale.

Sabato 3 luglio (sempre alle 21.15, a Palazzo Belgiojoso) prosegue l’omaggio al genio dell’animazione inglese Paul Vester con la proiezione del corto Sunbeam (parabola sociale che si prende gioco dell’iconografia razzista) e del surreale Picnic, patchwork di diverse forme animate che orchestra l’apocalisse a ritmo di musica. La chiusura della serata vedrà l’anteprima italiana di Circumstancial Pleasures di Lewis Klahr, un collage animato di sei episodi composti da materiali trovati e riutilizzati con una grande varietà di tecniche, il tutto in animazioni caratterizzate da una potente riflessione sul contemporaneo e sulla solitudine della modernità.

La rassegna si chiude di nuovo in Piazza Garibaldi domenica 4 luglio alle 21.15 con uno degli eventi più attesi: la personale dedicata ai Meat Dept., collettivo francese che lavora alternando bizzarrie autoprodotte in 3D a videoclip realizzati per artisti internazionali quali Mr. Oizo e Igorrr. «Il gruppo – spiegano dalla rassegna – gioca con elementi ai confini del reale, tra pillole animate che riecheggiano i video amatoriali di cacciatori di UFO ed opere più corpose, animate da creature decisamente distanti da un essere umano piacevole e armonioso». La serata e Fantasmagorie si chiudono con The Old Man Movie di Mikk Mägi e Oskar Lehemaa, un horror grottesco e per tutti, un esempio di estrema e divertente audacia nell’animazione nordica contemporanea, una sorta di ode irriverente alla vita di campagna, con esseri di plastilina che si ritroveranno intrappolati nelle viscere di una mucca.

In caso di maltempo gli eventi si svolgeranno presso Spazio Teatro Invito, via Ugo Foscolo 42, Lecco.

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L'autore di questo articolo

Daniele Frisco

È il flâneur numero uno, ideatore e cofondatore del giornale. Seduto ai tavolini di un qualche bar parigino, lo immaginiamo immerso nei suoi amati libri, che colleziona senza sosta e che non sa più dove mettere. Appassionato di Storia e, in particolare, di Storia culturale, è un inarrestabile studente (!): tutto è per lui materia da conoscere e approfondire. Laurea? Quale se non Storia del mondo contemporaneo?! Tesi? Un malloppo sul multiculturalismo di Sarajevo nella letteratura, che gli è valso la lode. Travolto da un vortice di lavori – giornalista, insegnante di Storia, consulente storico e istruttore del Basket Lecco – tra una corsa di qua e una di là ama perdersi nel folk-rock americano, nei film di Martin Scorsese e di Woody Allen, nella letteratura mitteleuropea e, da perfetto flâneur, nelle strade della cara e vecchia Europa. Per contattarlo: daniele.frisco@ilflaneur.com