“Altri Percorsi”: sul palco di Piazza Garibaldi Teatro in Mostra con “La spartizione” di Piero Chiara

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LECCO – La vita in un piccolo paese come Luino. Tre sorelle rimaste sole. L’arrivo di un uomo e la rottura dell’equilibrio familiare. La spartizione di Piero Chiara va in scena grazie all’adattamento di Marco Filator, che per Teatro in Mostra cura la regia dello spettacolo in programma per giovedì 28 luglio alle 21 sul palco allestito in Piazza Garibaldi, a Lecco. Una commedia che è protagonista del secondo appuntamento serale con Altri Percorsi, la rassegna teatrale promossa dal Comune di Lecco e che anche per quest’anno si tiene all’aperto, nella centrale piazza lecchese, e che sembra prediligere, per questa edizione e dopo aver già proposto Tutto Shakespeare in 90 minuti, un taglio leggero e umoristico.

Si torna a sorridere, quindi, con il testo di Chiara: una vicenda che si apre con le tre sorelle Tettamanzi – Tarsilla, Fortunata e Camilla – e con una vita condotta in un piccolo paese del Lago Maggiore, tra timori, pudori e bigotto perbenismo di chi il mondo lo guarda da lontano. Una vita per molti anni sempre uguale, almeno fino all’arrivo di Emerenziano Paronzini, mediocre burocrate dallo scopo preciso: un matrimonio funzionale e privo di amore. Un arrivo che non mancherà di destare reazioni inaspettate tra le tre sorelle, in gara tra loro per accaparrarsi il nuovo arrivato: «un teatrino – così dalla compagnia – di vizi privati e pubbliche virtù, dove casa Tettamanzi è il palco e Luino la platea». A spuntarla, almeno ufficialmente, sarà una di loro, anche se, in realtà, tutte saranno determinate nel sedurre l’uomo, a costo di spartirlo. Chi è carnefice e chi vittima in questa storia?

«L’entrata in scena delle tre sorelle Tettamanzi, la loro progressiva metamorfosi da pie zitelle in donne consapevoli della propria femminilità, pronte a spartirsi l’oggetto dei loro desideri sensuali è – così Filator  nelle note di regia – un vero e proprio ribaltamento di ruoli. Il talento narrativo dello scrittore, l’attenzione minuziosa e mai pedante per le sfaccettature psicologiche, le sottigliezze e le piccole meschinità dell’animo umano porteranno ad un finale che altro non è se non un grandioso “coup de théâtre”; evitandoci così, la banalità di una conclusione scontata e ricreando per l’ennesima volta nelle sue pagine l’agrodolce imprevedibilità della vita vera».

INFORMAZIONI – Lo spettacolo è a ingresso libero. In caso di pioggia ci si sposterà allo  Spazio Teatro Invito di via U. Foscolo 42.

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