ARCHIVIO – Rush finale per “Immagimondo”: tra gli ultimi appuntamenti la proiezione di “One More Jump”. Presenti il regista e il protagonista

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LECCO/MANDELLO – Una serata per assistere alla proiezione del documentario “One More Jump”, alla presenza del regista Emanuele Gerosa e del protagonista Abdallah Inshasi. E poi, in quella che è l’ultima settimana di festival, la presentazione del nuovo libro di Silvia Tenderini, “A piedi. Vagabondare tra i cammini d’Italia e d’Europa”, e l’apertura – fino a domenica 4 ottobre – della mostra “Hijacked Education”, progetto che raccoglie gli scatti di Diego Ibarra Sánchez. Si chiude così, con questi ultimi tre eventi, la ventitreesima edizione di “Immagimondo”, la manifestazione dedicata a viaggi, luoghi e culture organizzata da Les Cultures Onlus e parte del più ampio cartellone di “Confini, frontiere, identità”. Un festival che, come ormai da tradizione e nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha portato in città e nel territorio circostante un ricco cartellone di incontri con viaggiatori, scrittori, giornalisti e registi e che negli scorsi giorni ha potuto contare anche sulla presenza dei musicisti Massimo Zamboni e Vasco Brondi.

Ora, per il rush finale, tre appuntamenti: innanzitutto l’evento che giovedì 1 ottobre alle 18 (presso il Bradipo Caffè di Corso G. Matteotti 7, a Lecco) ha per protagonista Silvia Tenderini, già consulente del Museo Archeologico Giovio di Como nonché autrice di articoli, guide e ricerche su temi legati alla storia e alla cultura del territorio alpino. Al centro dell’incontro il suo nuovo libro: “A piedi. Vagabondare tra i cammini d’Italia e d’Europa”, pubblicato a marzo 2020 dalla casa editrice lecchese Alpine Studio. «Un volume – spiegano gli organizzatori – dedicato al fascino del camminare, al lento procedere passo dopo passo, agli incontri fatti durante il suo peregrinare lungo i cammini d’Italia e d’Europa». (Posti limitati, prenotazione scrivendo a immagimondo@lescultures.it).

Tappa a Mandello del Lario, invece, sabato 3 ottobre alle 20.45: in programma in Piazza Leonardo da Vinci (in caso di maltempo Teatro De André) la proiezione di One More Jump (Italia/Svizzera/Palestina, 2019 | 82′), documentario girato da Emanuele Gerosa, presente all’evento insieme al protagonista Abdallah Inshasi. Il lavoro segue le vicende di Jehad e Abdallah: entrambi palestinesi della Striscia di Gaza, nel 2005 decidono di fondare il Gaza Parkour Team, così da dare alle nuove generazioni un’alternativa alla guerra. «Un gruppo – aggiungono dal festival – che in una terra di violenza pratica lo sport nato in Francia agli inizi degli anni ’90 e che consiste nell’eseguire, con la maggiore velocità possibile, un percorso estremo, tra corsa, salti e arrampicate». Si segue, di fotogramma in fotogramma, la vita dei due fondatori: c’è Abdallah, che dopo essere riuscito a scappare vive come rifugiato politico in una casa abbandonata in Italia; e c’è Jehad, ancora intrappolato a Gaza e solo alla guida della squadra. Apparentemente distanti, i due rimarranno legati da destini che si specchieranno l’uno nell’altro.

Libia 2011 @ Diego Ibarra Sánchez

Ma, come anticipato, l’ultima settimana è anche l’occasione per visitare la mostra Hijacked Education, allestita alla Torre Viscontea di Lecco. Organizzata in collaborazione con il Sistema museale urbano lecchese e l’International Month of Photojournalism di Padova, l’esposizione raccoglie scatti realizzati dal fotografo documentarista e filmmaker spagnolo e residente in Libano, da tempo impegnato nel raccontare quanto la violenza, l’intolleranza e la paura siano la punta di un iceberg che segnerà il futuro dei più giovani. Scuole abbandonate, insegnanti e studenti in esilio, bambini-soldato, banchi impilati scorrono in un reportage che mette in luce le ferite aperte della guerra. In questo articolo maggiori informazioni sulla mostra.

INFORMAZIONI – Per maggiori informazioni: Les Cultures ONLUS | 0341284828 | immagimondo@lescultures.it. Ai partecipanti sarà rilevata la temperatura corporea; obbligatoria la mascherina. Al fine di evitare assembramenti, gli organizzatori chiedono di presentarsi con almeno 15 minuti di anticipo rispetto all’orario di inizio.

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