“Flash-Mode” – Gabriele D’Annunzio, precursore di moda

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Rubrica a cura degli studenti di Fashion Design dell’Ateneo ISGMD di Lecco

L’abbiamo visto nelle vesti di poeta, politico, militare e drammaturgo, ma raramente lo ricordiamo per la sua attività di giornalista di moda. Attratto dalla moda, dal lusso e dal buon gusto, si descrive così, lui stesso, su giornali quali La Tribuna, La Vita a Roma e Capitan Fracassa. Stiamo parlando di Gabriele D’Annunzio, dandy che ha visto nella moda uno dei linguaggi più innovativi del mondo moderno e che ne ha saputo comprendere l’importanza, promuovendola attraverso i media e la fotografia.

Un poeta, D’Annunzio, che conosce il movimento esteta e che lo rende interamente suo stile di vita. La libertà creativa, il piacere e la continua ricerca della bellezza si possono riscontrare, infatti, sia nelle sue opere che nel modo di vestire. Dai suoi armadi si nota una gran tendenza al perbenismo: stoffe inglesi e cappelli di rito, il Vate sembra vestire come richiede la società, comportandosi come un impresario in cerca di committenti. Migliaia di indumenti intimi identici, di cravatte tutte uguali: un collezionista maniacale, che si comporta con gli abiti come con le parole.

Nelle uscite in pubblico, il suo outfit non passa mai inosservato: attira attenzioni e viene preso in grande considerazione, soprattutto dalle donne, che considerano il poeta un esempio di raffinatezza e di buon gusto. Una passione, quella per lo stile, che si riflette nella sua attività di giornalista di costume: ancora giovanissimo, scrive per riviste e quotidiani romani articoli in cui parla di abbigliamento e di acconciature di tendenza e lo fa con modalità estremamente contemporanee, che lo rendono quasi un precursore dei cosiddetti “fashion blogger” di oggi.

Non solo “influencer” ante litteram, ma anche creatore di abiti per sé, per le sue donne e per le modelle, abilissimo nel selezionare accessori e vestiti per eventi come sfilate, feste e ricevimenti. Al centro della vita mondana, le sue donne e le sue amanti desiderano che il poeta diventi il loro personal stylist, che scelga per loro “vesti magiche” da indossare per l’incontro o il ricevimento in programma, proprio come fanno gli stylist di oggi.

E ancora, infine, D’Annunzio come collezionista di moda: una passione che non ha freni per il Vate, tanto che si dice avesse una vestaglia diversa per ogni giorno dell’anno. Oggi, la preziosa raccolta di abiti è custodita nella sua casa, conosciuta con il nome di Museo del Vittoriale di Gardone di Riviera sul Lago di Garda: una collezione di giacche, vestaglie, camicie, cappelli, scarpe, stoffe ricercate, papillon e cravatte che potrebbero anche oggi trovarsi nei guardaroba dell’alta moda contemporanea. 

Benedetta Bartesaghi

2^ Fashion Design

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