IN CUCINA CON GIULIA – Tradizione e attualità nella cucina del territorio. L’alimento di novembre: il melograno

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A cura di Giulia Barranco (Cooked4U)

Il melograno (Punica granatum) è una pianta appartenente alla famiglia delle Lythraceae ed è originario dell’Asia sud–occidentale. In Asia è ampiamente coltivato in Armenia, Azerbaigian, Iran, Afghanistan, Turchia, e Israele, mentre è presente sin dall’antichità nel Caucaso e nell’intera Macchia mediterranea. La cultivar tipica dell’Italia è la dente di cavallo, essendo quella più adatta al clima della penisola e un po’ più resistente al freddo rispetto ad altre cultivar: i chicchi sono di un colore rosso vivo, sono dolci e poco aciduli. Le varietà sono numerosissime, data anche la notevole variabilità della specie. I fiori sono di un vivo colore rosso e hanno tre-quattro petali (molti di più in alcune varietà orticole, infatti alcune varietà da orto o da giardino sono coltivate solo per i fiori) e la fioritura avviene a maggio. Il frutto (melagrana o granata) è una bacca (detta Balausta) di consistenza molto robusta, con buccia dura e coriacea, forma rotonda o leggermente allungata. Il frutto matura a ottobre-novembre, a seconda delle varietà.

La coltivazione non pone difficoltà di rilievo. Il melograno è una pianta resistente all’arido estivo e alle temperature invernali tipiche del Mediterraneo. La sola condizione richiesta è la sua coltivazione in ambiente secco e ben drenato, con elevata insolazione. Non esistono esigenze particolari di suolo, anche se per produzioni fruttifere di rilievo è necessaria un’adeguata profondità e una moderata concimazione.

LE PROPRIETÀ

Il melograno contiene 70 kcal ogni 100 g. Sono ricchi d’acqua (80 % del peso) mentre la restante parte (20 %) è ripartita tra zuccheri (13 %), fibre (3-4 %), proteine (1 %) e lipidi (0,5-1 %). È fonte di minerali, tra cui soprattutto potassio e fosforo, ma si osservano anche buone quantità di sodio, magnesio e ferro. Il frutto del melograno spicca soprattutto per le sue qualità antiossidanti, essendo ricco di vitamina C e di numerosi fenoli. Da sottolineare l’abbondanza di acido punico (dal nome scientifico del melograno: Punica granatum), particolarmente efficace come inibitore del cancro al seno. È ricco di vitamina K, seguita anche dalle vitamine del gruppo B e quelle A ed E. Altre importanti proprietà del melograno: è antidiarroico, astringente, gastroprotettivo, idratante, antimicrobico, antimicotico, antibatterico, vermifugo, vasoprotettore.

Il miglior modo per preservare tutte le qualità di questo frutto è senz’altro quello di mangiarlo fresco. A seconda del grado di maturazione e della varietà il sapore può andare dall’aspro al molto dolce.

CURIOSITÀ

Alcuni studiosi di teologia ebraica hanno supposto che il frutto dell’Albero della vita del Giardino dell’Eden fosse da intendersi in realtà come una melagrana. In accordo col Corano, il melograno è citato quando si parla del giardino del paradiso (55:068). È anche menzionato in (6:99, 6:141), dove i melograni sono descritti tra le “buone cose create da Dio”.

Il nome comune “melo-grano” affonda le radici nel latino antico “malum” e “granatum”, termini che in italiano rimandano rispettivamente alle parole “mela” e “con semi”. La traduzione letterale “mela con semi” esprime appieno le caratteristiche strutturali del melograno, anche se non si può certo dire che somigli profondamente a una mela.

I frutti di melograno si prestano alla maggior parte dei regimi alimentari. Tutte le persone sane possono consumare melograno nelle porzioni e con frequenza consigliate per la frutta fresca.La porzione media di melograno è di 100-200 g di parte edibile.

IL MELOGRANO IN CUCINA

Le melagrane si mangiano prevalentemente crude ma, oltre che come frutta, possono essere abbinata anche a piatti salati: si sposano bene in insalate miste, dando un tocco di dolce-acidulo, e sono perfette da accompagnare alle carni di maiale e di pollo, per arricchire piatti di pesce e per fare un risotto alternativo.

La ricetta che vi propongo oggi è un’insalata leggera ma sfiziosa e colorata, da proporre in queste fredde e uggiose giornate autunnali.

LA RICETTA: INSALATA MISTA CON MELOGRANO E NOCI

Ingredienti per 2 persone

150 gr di insalata mista
1 melograno
5-6 noci
1 carota

Tempo di preparazione: 10 minuti
Difficoltà: facile

Procedimento

Innanzitutto lavare e asciugare bene l’insalata. Pulire la carota e grattugiarla. Unirla all’insalata. Nel frattempo tagliare a metà il melograno per il largo e picchiettarlo con un cucchiaio di legno per far uscire i chicchi. Tritare grossolanamente i gherigli di noce e cospargerli insieme ai chicchi della melagrana sulla nostra insalata. Servire condita con un pizzico di sale, un filo d’olio e, a piacere, un po’ di aceto balsamico o succo di limone.

Giulia Barranco

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Giulia Barranco