A UN’ORA DA QUI –
A Palazzo Reale di Milano “Goya. La ribellione della ragione”

0

«Attraverso le sue opere Goya appare come l’origine, l’inizio e il punto di partenza di tutte le forme di pittura moderne poiché, sebbene l’espressività appaia come una forma istintuale, qui sembra sottomettersi ai dettami della ragione. E perché l’unico modo, creativo ed efficace, di rompere con l’assurdità, l’orrore e il terrore suscitati dalla mancanza della ragione è la ribellione della ragione stessa. Da qui, la validità della pittura di Goya, che sta nel non essere centrata su precisi eventi della Storia e nel fissare un valore universale e atemporale».

(Víctor Nieto Alcaide, curatore della mostra)

Il Colosso

MILANO – Una mostra che attraverso dipinti, incisioni e matrici in rame racconta il mondo dell’artista che ha contribuito a un cambio di paradigma mentale nell’arte spagnola del XVIII e XIX secolo. Fino al 3 marzo 2024 Palazzo Reale di Milano ospita Goya. La ribellione della ragione, percorso dedicato proprio a Francisco José de Goya y Lucientes (1746-1828), alla sua esperienza della Storia, al suo pensiero, proponendo una selezione di opere che meglio descrivono l’uomo, l’evoluzione artistica e l’instabile e cruento contesto storico e sociale in cui ha vissuto. Un percorso promosso dal Comune di Milano-Cultura e prodotto da Palazzo Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE in collaborazione con la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid e curato da Víctor Nieto Alcaide.

Il sonno della ragione genera mostri

«Pittore della monarchia spagnola, artista colto e accademico, Goya – spiegano dalla mostra – iniziò il proprio percorso con opere legate ai temi tradizionali, cari alla committenza. Nel tempo però sviluppò uno sguardo personale verso soggetti intimi così come verso temi sociali. Il suo approccio alla pittura non era infatti meccanico o improvvisato ma partiva dalla ragione, da una lucida interpretazione etica e morale della società spagnola del tempo. Notevole fu il suo contributo di critica al potere politico e religioso attraverso la satira sociale e la rappresentazione della crudeltà della guerra, che portava sofferenza umana prima ancora che glorie militari; spiazzante per il tempo in cui visse, infine, fu il sentimento di pietas verso gli emarginati, i poveri, i malati mentali, che Goya faceva trasparire dai suoi quadri. Un’arte di matrice illuminista, quindi, frutto della ragione ma allo stesso tempo espressiva e profondamente emotiva, tanto da risultare ancora oggi assolutamente moderna».

E non c’è nulla da fare

Una settantina le opere esposte, qui proposte in un dialogo tra dipinti e alcune delle più importanti incisioni del Maestro spagnolo, queste affiancate dalle loro originali matrici di rame recentemente restaurate. A fare da fil rouge a tutto il percorso è l’Uomo Goya con la profondità del suo animo di illuminato, della sua ragione, il tutto in un’epoca storica ricca di cambiamenti, trasformazioni e avvenimenti politici, sociali e ideologici. Una complessità in cui si inserisce la sua rivoluzione della pittura: un linguaggio in grado di rompere con le regole e l’imitazione dei modelli, mai fermo bensì sempre in evoluzione.

Autoritratto al cavalletto

INFORMAZIONI – Fino al 3 marzo 2024 | Palazzo Reale di Milano. ORARI: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10-19:30; giovedì 10-22:30; lunedì chiuso. BIGLIETTI Intero € 15,00 | Ridotto € 13,00 / 10,00 | Scuole € 6,00 Esclusa prevendita. Audioguida inclusa. Ulteriori info: palazzorealemilano.it | www.mostragoya.it ticket24ore.it

Share.

L'autore di questo articolo

Avatar