A Varenna la seconda edizione di “Carte in…cantate”:
al centro della mostra la figura di Amilcare Ponchielli

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VARENNA – Una mostra in grado di ricostruire il clima culturale del territorio lecchese di fine Ottocento, il tutto attraverso lo studio della figura del musicista Amilcare Ponchielli e dei rapporti intercorsi con altri autori del tempo. Stiamo parlando della seconda edizione di Carte in…cantate, un’esposizione allestita a Villa Monastero di Varenna e che dal 24 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 permette di scoprire e ammirare una serie di lettere e documenti autografi, in maggior parte inediti e prestati da collezionisti privati, di argomento musicale e riconducibili, in particolare, alla Scapigliatura.

Coordinato dal conservatore della Casa Museo di Villa Monastero Anna Ranzi e frutto delle ricerche degli studiosi Carlo Tremolada, Francesco D’Alessio e Angelo Rusconi, il percorso espositivo presenta lettere e altri testi a carattere musicale in grado di far conoscere i rapporti tra Amilcare Ponchielli e altri artisti di fama italiana e internazionale, primo tra tutti il poeta Antonio Ghislanzoni, ma anche libretti e partiture, opere d’arte che rappresentano il territorio lariano, scenografie e illustrazioni.

Un’iniziativa inaugurata lo scorso anno con un’edizione dedicata a Ghislanzoni e che volge lo sguardo, ora, a un altro grande nome che per un periodo scelse di risiedere a Lecco e di edificarvi la villa che ancora oggi porta il suo nome. Protagonista di una copiosa corrispondenza con Ghislanzoni, Ponchielli viene quindi studiato, qui, nel periodo che va dal 1874 al 1879: Tremolada si sofferma, infatti, su vicende che daranno alla luce I Mori di Valenza, opera iniziata proprio nel 1874 su libretto di Ghislanzoni, rimasta incompiuta e ultimata da Arturo Cadore solo dopo la scomparsa del musicista.

Un’analisi che, come anticipano gli organizzatori, rivela il sofferto rapporto tra il musicista e il poeta lecchese durante la gestazione. Alla corrispondenza si affiancano, in mostra, il manoscritto originale della Cantata a Donizetti, testo scritto da Ghislanzoni e musicato da Ponchielli, e un corposo numero di altri libretti e partiture musicali su testi sempre di Ghislanzoni, in particolare la partitura per La Gioconda, i libretti de I Promessi Sposi, de I Lituani, de Il Parlatore eterno della Cantata a Donizetti. Presente anche l’Aida di Verdi, musicata su testo di Ghislanzoni.

Esposti a Villa Monastero, come anticipato, anche alcuni dipinti perlopiù inediti che raffigurano il centro lago, i dintorni di Lecco e Varenna, realizzati da artisti quali Carlo Pizzi, Guido Ricci, Pietro Bouvier e il meno noto P. Galleani. «Non poteva mancare – aggiungono dalla Villa – una bella immagine, di evidente ambito scapigliato, attribuibile ad Angelo Achini (1850-1930), con una giovane fanciulla (una musicista?) che si gira all’improvviso rivolgendo un languido sguardo verso gli spettatori».

C’è spazio anche per due scenografie realizzate dal milanese Luigi Bartezago per il capolavoro di Ponchielli La Gioconda (su libretto di Arrigo Boito), per un’illustrazione del clima scapigliato di Maggianico e per un saggio scritto dal musicologo lecchese Angelo Rusconi per approfondire il rapporto del musicista con il mondo musicale a lui contemporaneo.

INFORMAZIONI – Per conoscere gli orari aggiornati di ingresso cliccare qui. Il costo è compreso nel biglietto d’ingresso.

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