ARCHIVIO – Alla Torre Viscontea di Lecco la mostra “viAndando”, raccolta di scatti di Monica Bonacina

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LECCO – Una raccolta di scatti firmati da Monica Bonacina, fotografa per passione che dal 2010 espone in mostre personali e collettive, in Italia e nel mondo. Continua fino al 30 luglio viAndando, la mostra fotografica allestita alla Torre Viscontea di Lecco, organizzata dal comune di Lecco, dal Si.M.U.L e dall’Associazione Spazio D’arte di Lecco e inaugurata lo scorso venerdì 14 luglio 2017.

Una rassegna antologica,  viAndando, che raccoglie opere tratte da quattro progetti fotografici dell’artista: “anitya”, “fantas(m)ie”, “NEROcomeNEVE”, già esposti al pubblico, e “merEmosso”, presentato qui in anteprima assoluta. «L’esposizione narra il percorso artistico della fotografa – commenta l’assessore alla Cultura del comune di Lecco, Simona Piazza – che ci accompagna così in un viaggio di conoscenza ed esplorazione dell’altro, sia esso inteso nella propria intimità di persona che dei paesaggi catturati dallo scatto di Monica Bonacina».

AnityaCon “anitya”, Monica Bonacina propone un reportage di viaggio che diventa esperienza di vita: gli scatti in bianconero rapiscono momenti di quotidianità delle monache buddhiste himalayane, con le quali l’artista ha vissuto, riuscendo a coglierne la gestualità che rispecchia intima pace. “Anitya”, in sanscrito “impermanenza”, è un concetto chiave della filosofia buddhista, in queste fotografie portato agli occhi dello spettatore.

Più concettuale, “fantas(m)ie” è un reportage ispirato a un fatto di cronaca risalente al 1871, la tragica scomparsa di undici donne e bambine nella miniera sarda di Montevecchio, per un incidente sul lavoro. L’occhio dell’artista entra nella scena e l’autrice vi si immedesima, diventandone protagonista attraverso autoscatti in doppia e molteplice esposizione, che popolano lo spazio di fantasmi e fantasie femminili, in un bianconero quasi spettrale.

NEROcomeNEVE“NEROcomeNEVE”, ancora in bianconero, dimostra una virata di genere: la fotografia diventa astratta, proponendo giochi di forme, di ombre e di luci attorno a un tema naturalistico. Anche questo terzo progetto conserva intatta la nota poetica e intimista propria di Monica Bonacina, che afferma: «la neve è anche nera, a volte molto nera».

Alcune delle opere che compongono l’ultimo progetto dell’antologica,“marEmosso”, sono state esposte nel 2017 alla 22eme Exposition d’Art Contemporain d’Avignon e lo sono ora ad Arles, nel circuito Voies Off a Les Rencontres de la Photographie. MarEmossoLa fotografia sfuma nella pittura: ogni immagine è scatto unico a mano libera e con lunga esposizione, volutamente mosso. Sprazzi onirici, foto come tavolozze di colore, “marEmosso” è l’unico progetto senza bianconero e conclude la mostra fotografica, lasciandola però aperta e permeabile alle altre fotografie che la compongono.

INFORMAZIONI – La mostra è visitabile martedì e mercoledì dalle 9.30 alle 14, da giovedì a domenica dalle 15 alle 18. Venerdì e sabato, dalle 16 alle 18, l’autrice Monica Bonacina sarà a disposizione per visite guidate su richiesta, senza bisogno di prenotazione. L’ingresso alla mostra è libero.

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L'autore di questo articolo

Claudia Farina

È la più piccola dei flâneurs, con una chioma ribelle e un sacco di sogni. Fin da bambina innamorata del racconto e delle parole, saltella tra una storia e l’altra, tra la pagina e la vita. Laureata in Lettere Moderne, è alla ricerca costante di nuove ispirazioni e di luoghi dove imparare. La tesi sulla narrazione nella musica di Wagner è stata un colpo di testa (e un colpo di fulmine!). Suona il clarinetto da (un po’ meno di) sempre, ama la musica, l’amicizia quella vera, la natura, lo stupore e la Bolivia, che porta nel cuore. Crede negli incontri che cambiano la vita e la rendono speciale, come quello con Il Flâneur! Pensa molto (forse, troppo). Le piace viaggiare e scoprire il mondo, fuori e dentro i libri. Nella scrittura si sente a casa ed è convinta che la cultura, passione ribelle, sia davvero in grado di cambiare il mondo.