Incisioni di Giancarlo Vitali dialogano con capolavori di Rembrandt, Goya, Morandi, Ensor, Boccioni e Bartolini. A Bellano “La teoria delle impronte/2”

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Rembrandt Harmenszoon van Rijn, La resurrezione di Lazzaro. Art. m. 31-62

BELLANO – C’è La resurrezione di Lazzaro di Rembrandt, stampa che rappresenta il momento in cui chiama Lazzaro e lui, ancora legato da fasce, emerge dalla sua tomba. C’è Francisco Goya, con la sua condanna della guerra. E ci sono, ancora, incisioni di altri importantissimi artisti, da Giorgio Morandi a James Ensor, da Luigi Bartolini a Umberto Boccioni, per l’occasione tutti in dialogo con Giancarlo Vitali. Dal 31 ottobre al 31 dicembre 2020 il Circolo di via Manzoni 50 di Bellano accoglie la mostra La teoria delle impronte/2, una seconda parte per un progetto iniziato nei mesi scorsi con l’esposizione di calcografiche degli artisti contemporanei della stamperia d’arte Corrado Albicocco e che oggi prosegue con un nuovo, interessante capitolo.

Un allestimento, quest’ultimo, prodotto dall’associazione ArchiViVitali e Comune di Bellano e che prende spunto dalla recente realizzazione dell’archivio dedicato all’arte incisa di Giancarlo Vitali – ben 500 fogli – e che mette in relazione queste stesse opere con 18 capolavori di maestri incisori selezionati da Giovanna Mori, Conservatrice della Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli.

Giorgio Morandi, Vaso a strisce con fiori. Art. m. 71-22

Un percorso che vuole quindi sottolineare il valore dell’opera grafica, troppo spesso considerata – questa è l’idea dei promotori  – di secondaria importanza rispetto ad altre tecniche artistiche. E così, come anticipato, lo spazio bellanese potrà accogliere accanto alle stampe di Vitali ben cinque lavori del grande artista olandese Rembrandt, tre dello spagnolo Francisco Goya, quattro del pittore e incisore belga James Sidney Edouard – Barone di Ensor, due di Giorgio Morandi, tre dell’incisore, pittore, scrittore e poeta Luigi Bartolini e una – La madre che lavora all’uncinetto – di Umberto Boccioni.

Un’esposizione che, attraverso questo dialogo tra opere, svelerà anche l’influenza avuta dai maestri citati sullo stesso artista bellanese: un gioco di rimandi, riferimenti e citazioni che talvolta appare esplicito e, altre volte, celato, da indagare con attenzione.

 

James Ensor, La Morte minaccia la massa umana_. Mod. p. 23-8b

INFORMAZIONI – Dal 31 ottobre al 31 dicembre 2020 | Circolo di via Manzoni 50, Bellano. La mostra è prodotta da ArchiViVitali e Comune di Bellano con il sostegno della Camera di Commercio Como-Lecco, Torneria Automatica Alfredo Colombo, Orrido di Bellano e la collaborazione di BIG Ciaccio Fine Art.

L’ingresso è consentito per gruppi di massimo 10 persone.

Per prenotarsi: archivivitali@gmail.com. Orari: venerdì dalle 11 alle 13, sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19. Per info: https://archivivitali.org/

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