LECCO – Sette “vaso sfera” del ceramista Samuele Bonomi, menzione speciale al concorso Coffeebreak, dialogano con opere dell’artista e scrittore ceco Jiří Kolář e dell’artista emiliano Giovanni Manfredini. Si tratta della mostra Pas utile et très fragile comme moi, allestita nella Galleria Melesi di via Mascari 54, a Lecco, e visitabile dal 17 febbraio al 14 aprile 2018 (inaugurazione fissata per sabato 17 alle 18.30). Un evento speciale, l’esposizione, in quanto si pone l’obiettivo di porre in relazione l’arte dei tre diversi protagonisti, creando un gioco di riferimenti e di rimandi tra le opere in mostra. Un progetto che è frutto della collaborazione tra la Galleria lecchese e il Museo della Ceramica Gianetti di Saronno, partnership nata grazie al concorso Coffeebreak, ideato proprio con lo scopo di creare un dialogo tra la collezione di ceramiche del ‘700 e l’arte contemporanea. Un concorso, ancora, che ispirandosi alle “pause caffè” dal lavoro quotidiano vuole mettere in contatto la bellezza dell’antico e del contemporaneo, generando spunti per innovativi approfondimenti.
E a Samuele Bonomi, terzo posto al concorso 2017, è andata, come detto, una menzione speciale di Sabina Melesi, titolare della storica galleria e insieme membro della giuria: «Premio – così ha dichiarato – Samuele Bonomi per i suoi vasi/sfere presentati in concorso. Si deduce, oltre ad una preziosa raffinatezza, un virtuosismo tecnico che riporta al mosaico e al collage senza essere né l’uno né l’altro. Questi lavori mi hanno suggerito un’idea di mostra a tre artisti, dove Bonomi sarà il “collante”. Il fumo nero che dona mistero al suo lavoro lo associo a quel fumo che Giovanni Manfredini asporta dalle sue tavole con i calchi corporei; l’effetto “collage” dei cocci ricomposti invece mi porta ad associarlo al lavoro di Jiří Kolář nelle tecniche del chiasmage, della stratificazione, dei collage tattili e dei froissage».
Delle affinità che oggi, a distanza di quasi un anno da quella edizione del concorso, divengono evidenti nella mostra lecchese: un’esposizione che non mancherà di mettere in luce la ricercatezza e la linearità delle forme realizzate dal ceramista. «Il concetto di rottura, evidente nei suoi vaso sfera ri-assemblati – questo il commento di Mara De Fanti, Direttrice del Museo Gianetti – lo spirito contemporaneo di frammentazione, ricordando nello stesso tempo, l’antica tecnica giapponese del kintsugi (letteralmente riparare con l’oro) in cui ogni ceramica rotta viene ricomposta con un impasto a base d’oro o argento che ne valorizza la parti rotte. Anche Bonomi interviene prendendosi cura di ogni pezzo, dandogli una nuova veste, imprimendo lo spirito della conservazione di elementi contemporanei per poi rimettere insieme il tutto, come un piccolo museo concentrato di esperienze».
INFORMAZIONI – Dal 17 febbraio al 14 aprile 2018, Galleria Melesi di Lecco (via Mascari 54). Orari: da martedì a sabato dalle 16 alle 19 (altri orari su appuntamento). Per info: info@galleriamelesi.com.