ARCHIVIO – Varenna: prorogata fino al 31 agosto la mostra su Enrico Fermi

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VARENNA – A sessant’anni dalla scomparsa di Enrico Fermi, Villa Monastero ne racconta la vita e lo fa attraverso una raccolta di immagini, lettere e documenti provenienti dagli album di Laura Fermi ed Enrico Persico. Si tratta della mostra Enrico Fermi. Immagini e documenti, promossa dalla Provincia di Lecco e, visto l’interesse dei visitatori,  prorogata sino al 31 di agosto.

enrico fermiImmagini e documenti guidano i visitatori alla scoperta della biografia del premio Nobel per la Fisica: era, infatti, la vigilia della seconda guerra mondiale (precisamente il 1938) quando l’Accademia di Stoccolma decise di assegnare al trentasettenne Fermi il prestigioso riconoscimento per “l’identificazione di nuovi elementi della radioattività e la scoperta delle reazioni nucleari mediante neutroni lenti”. Subito dopo il ritiro del premio l’addio a un continente sempre più ostile nei confronti della moglie ebrea a l’arrivo negli Stati Uniti, dove Fermi lavorerà a uno dei più importanti, e drammatici, progetti scientifici del Novecento: il cosiddetto Progetto Manhattan, quello che sotto la direzione di Robert Oppenheimer avrebbe dato vita alla bomba atomica. Un ruolo determinante, quello di Fermi, che avrebbe condizionato anche la decisione politica presa da Truman sul finire del conflitto mondiale: quella di sganciare i due ordigni nucleari sul Giappone.

Tornando alla mostra, allestito a Villa Monastero un percorso corredato di pannelli illustrativi e suddiviso in fasi diverse. Si parte, infatti, con l’infanzia e l’adolescenza trascorse a Roma e si prosegue con gli studi universitari a Pisa. E poi ancora la passione per la montagna e per lo sport, sino a raggiungere le tappe della sua vita di scienziato. Fotografie che ritraggono Fermi nella sua quotidianità si alternato, quindi, a situazioni più ufficiali e alle copie di documenti tratti dagli archivi dell’Università della Scuola Normale di Pisa, dal Fondo Fermi della Domus Galilaeana e dalla Biblioteca Universitaria di Pisa.

Un omaggio all’uomo che è divenuto grande fisico, il tutto allestito in un luogo, Villa Monastero, dove lo stesso Fermi ha tenuto le lezioni del secondo corso della Società Italiana di Fisica (SIF), che dall’anno precedente aveva scelto la villa di Varenna come sede per i corsi estivi sul tema “Questioni relative alla rilevazione delle particelle elementari e alle loro interazioni con particolare riguardo alle particelle artificialmente prodotte e accelerate”.

Orari di apertura della mostra: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.

 

 

 

 

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L'autore di questo articolo

Valentina Sala

È la “flâneuse” che non smette mai di flaneggiare (?): in continuo vagabondaggio tra luoghi (certo) e soprattutto nuovi progetti da realizzare, dirige il giornale in modo non proprio autoritario (!). Ideatrice e cofondatrice de Il Flâneur, non si accontenta di un solo lavoro. Giornalista, ufficio stampa culturale, insegnante di Comunicazione, indossa l’uno o l’altro cappello a seconda delle situazioni. Laureata in Editoria con il massimo dei voti, ama approfondire il rapporto tra città e letterati (sua, infatti, la tesi sulla Parigi di Émile Zola e la Vienna di Joseph Roth), i romanzi che raccontano un’epoca, i film di François Truffaut, le grandi città e, naturalmente, il viaggio flaneggiante, specie se a zonzo per le strade d’Europa. Per contattarla: valentina.sala@ilflaneur.com