ARCHIVIO – “Vie d’acqua tra 800 e 900”: a Varenna più di 140 opere in mostra

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Marco Gozzi, Lecco

VARENNA – Ci sono i monti, dal Resegone al Legnone, dalle Grigne al San Martino. E poi i borghi lacustri: Menaggio, Bellagio, Malgrate, Mandello, la pittoresca Pescarenico e una tranquilla, quasi sospesa, Lecco ottocentesca, che di decennio in decennio davvero si incammina a diventar città, con il suo celebre campanile che svetta su un nucleo di case sempre più grande, come disteso ai piedi dei monti. E poi l’acqua, vera e indiscussa protagonista: il lago di Lecco, l’Adda, i laghi brianzoli, i torrenti. La mostra allestita a Villa Monastero, a Varenna, e visitabile sino al 30 di agosto è un viaggio tra Otto e Novecento, alla scoperta di un territorio, soprattutto quello lecchese, indissolubilmente legato ai suoi corsi d’acqua, insieme affascinante meta turistica e amato soggetto per artisti che proprio qui, sul ramo orientale del Lario, hanno trovato l’ispirazione.

vie d'acqua1Vie d’acqua tra ‘800 e ‘900. Immagini del Lario e dell’Adda nelle collezioni private lombarde. Questo il titolo dell’esposizione promossa in occasione di Expo 2015 dalla Provincia di Lecco in collaborazione con il Comune di Varenna e allestita all’interno di una delle terrazze sul lago per eccellenza: Villa Monastero. Curata da Anna Ranzi, conservatore presso la Casa Museo Villa Monastero, la mostra varennese raccoglie più di centoquaranta opere provenienti da collezioni private lecchesi e lombarde. Un percorso ricchissimo, che illustra il paesaggio lariano e, in particolare, il ramo lecchese. Gozzi, Canella, Carcano, Prinetti, Lelli, Jotti, Calvi, Spreafico, Grubicy, Cressini, Poma, Bezzi si uniscono, qui, a un cospicuo numero di dipinti firmati da Pizzi, Todeschini, Sora, Gennai, Zago, Monti, Castiglioni, Morlotti e Mozzanica, sino ad arrivare ai bellanesi Vitali: «importanti e significativi autori – spiega Anna Ranzi – che hanno lavorato nel territorio lecchese nel corso dell’800 e del 900, contribuendo a far conoscere l’immagine del nostro territorio, già apprezzato in passato e meta di numerosi visitatori, al di fuori dei confini nazionali e spesso permettono di rivivere le emozioni di paesaggi ancora incontaminati e di grande suggestione».

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Carlo Pizzi, Lecco

La mostra, articolata in tre sezioni, si apre nella Casa Museo Villa Monastero con il primo Ottocento: opere firmate da artisti come Marco Gozzi, come la sua Veduta su Lecco, Pietro Ronzoni o Giuseppe Cannella e in cui Lecco e l’Adda dominano la scena. E poi i borghi, da Menaggio a Bellagio e a Pescarenico, fino ad addentrarsi nel tardo Ottocento, nello spazio espositivo di Villa Monastero. Una cospicua raccolta di opere del lecchese Carlo Pizzi racconta, qui, il paesaggio e l’atmosfera del secondo Ottocento, regalando una trentina di scorci da non perdere. Infine il Novecento, allestito nella Sala Rosa e Marco De Marchi: i giochi di luce sugli specchi d’acqua si fanno via via più marcati, le tecniche cambiano, i soggetti restano i medesimi. Opere di Todeschini, Sora, Gennai, Zago, Monti, Castiglioni, Mozzanica, Morlotti, dei Vitali chiudono il cerchio, ci conducono attraverso il secolo scorso, tra scorci sempre suggestivi e familiari.

Ennio Morlotti, Lungo l'Adda

Ennio Morlotti, Lungo l’Adda

INFORMAZIONI – La mostra è aperta da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19 a Villa Monastero, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 nella Sala De Marchi.

L’ingresso è libero.

 

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