IN CUCINA CON GIULIA – Tradizione e attualità nella cucina del territorio. La ricetta di dicembre: pasta con i cavolfiori

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A cura di Giulia Barranco (Cooked4U)

Fiore commestibile della pianta erbacea Brassica oleracea L., varietà botrytis, il cavolfiore appartiene alla famiglia delle Crucifere. Sulla penisola italiana vengono coltivate diverse varietà di cavolfiore (precoci e tardive) e le principali sono: il cavolfiore Gigante di Napoli, il cavolfiore Tardivo di Fano, il cavolfiore Romanesco e il cavolfiore Violetto di Catania.

I cavolfiori sono una verdura tipica della stagione fredda e proprio per questo è opportuno approfittare delle sue caratteristiche nutritive e consumarla un paio di volte la settimana per tutto l’inverno. È possibile però, coltivandoli e volendone distribuire il consumo, conservarlo mediante surgelazione (a cotto o a crudo), sott’olio o sott’aceto. Grazie al limitato contenuto calorico e all’elevato potere saziante, i cavolfiori sono perfetti anche per chi segue una dieta dimagrante.

LE PROPRIETÀ

I cavolfiori sono ricchi di minerali e vitamine, in particolare vitamina C. Sono alimenti antiossidanti e antinfiammatori, aiutano a regolare il battito cardiaco, a tenere sotto controllo la pressione arteriosa, stimolano il funzionamento della tiroide e sono utili nell’alimentazione di chi soffre di colite ulcerosa. Sono indicati in caso di diabete, in quanto contribuiscono con la loro azione al controllo della glicemia. Alcuni recenti studi scientifici attribuiscono loro anche proprietà anticancro.

Per godere appieno del contenuto vitaminico-salino del cavolfiore, questo dovrebbe essere consumato prevalentemente a crudo. Sottoponendolo a cottura (bollitura o lessatura), le vitamine termolabili ed una parte dei sali minerali si perdono. È però necessario sottolineare che, se da un lato, mangiando il cavolfiore a crudo è possibile assorbire una maggior quantità di vitamine, dall’altro si è comunque sottoposti ad una maggior concentrazione di molecole che ne riducono l’assorbimento: la cottura ne incrementa quindi la porzione edibile, riduce quella dell’acqua e promuove la concentrazione di carboidrati disponibili e proteine fino a raddoppiarle. In pratica, cuocendo il cavolfiore questo acquisisce una miglior digeribilità ed un maggior apporto energetico.

ALCUNI CONSIGLI

Quando acquistate un cavolfiore, è necessario fare attenzione ad alcune piccole accortezze: deve essere ben chiuso, compatto, con l’infiorescenza soda e senza macchie. Le foglie esterne devono essere croccanti e aderenti alla testa. Un fiore sodo e compatto, con le cimette ben chiuse, è infatti indice di freschezza. La superficie leggermente annerita tradisce invece una cattiva e prolungata conservazione. Il cavolfiore è infatti un ortaggio delicato, che si deteriora facilmente.

CURIOSITÀ

Esiste una serie di bambole, le Cabbage Patch Kids, che hanno la caratteristica di spuntare fuori da grossi cavoli e sono una diversa dall’altra, proprio come i bambini, e la confezione contiene anche il loro certificato di nascita con tanto di dati anagrafici. In Italia sono state una moda della seconda metà degli anni Ottanta, mentre adesso non si trovano quasi più. Negli Stati Uniti, invece, sono ancora piuttosto diffuse e pubblicizzate tramite un sito web.

IL CAVOLFIORE IN CUCINA

I cavolfiori in cucina hanno svariati utilizzi: vengono infatti impiegati nelle zuppe e nei minestroni, come contorno di verdure miste, sono gustosi e sfiziosi se cucinati al gratin. Sono infine ottimi come condimento per la pasta.

LA RICETTA: PASTA CON I CAVOLFIORI

Preparazione: 45 minuti
Difficoltà: facile

Ingredienti per 4 persone

320 gr di pasta corta a scelta
500 gr di cavolfiore
3 cucchiai di olio evo
1 spicchio d’aglio
Sale, pepe/peperoncino
Pan grattato tostato a piacere (facoltativo)
2 filetti di acciuga o qualche oliva verde (facoltativo)

Procedimento

Pulire il cavolfiore e ridurlo a cimette; farle bollire per 5-6 minuti e scolarlo. In una pentola mettere a bollire l’acqua per la pasta. Nel frattempo, in una padella mettere olio e aglio. Se si desidera mettere anche un paio di acciughe oppure qualche oliva verde tagliata a piccoli pezzetti; rosolare brevemente, aggiungere i cavolfiori precedentemente sobbolliti e farli cuocere e insaporire, aggiungendo sale e pepe o peperoncino a seconda delle preferenze. Scolare la pasta al dente e saltarla per un paio di minuti nella padella con i cavolfiori. Servire nei singoli piatti di portata con un filo di olio a crudo e, a piacere, una spolverata di pan grattato tostato.

 

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L'autore di questo articolo

Giulia Barranco