LECCO – Può sembrare un po’ strano: assegnare un Premio alla Carriera a una personalità scomparsa da anni. Eppure, questo l’intento degli organizzatori, l’idea che sta dietro una scelta così inusuale è quella di ribadire la presenza costante, ora e a vent’anni dalla sua morte, di un cantautore le cui canzoni sono patrimonio dell’intero Paese, parole che non hanno smesso di accompagnarci. È a Fabrizio De André che va il Premio Letterario Manzoni Città di Lecco alla Carriera, riconoscimento che dal 2008 si affianca al Premio al Romanzo Storico e come sempre organizzato dall’Associazione 50&Più in collaborazione con Assocultura Confcommercio Lecco, il Centro Nazionale di Studi Manzoniani e il Comune di Lecco.
Un Premio, ormai l’abbiamo imparato da anni, che ogni edizione viene assegnato a un’importante personalità della cultura italiana e internazionale, che abbia perseguito e rappresentato ideali di alto impegno culturale e civile. E sicuramente di impegno culturale e civile, nel caso del cantautore genovese, ce n’è stato parecchio: parole dedicate agli ultimi, agli sconfitti in un mondo conformista, violento, perbenista. Parole mai banali, spesso scomode, forti, ostinate; e insieme una voce riconoscibile, profonda, chiara.
Un’assegnazione simbolica, certo, ma che potrà contare sulla presenza a Lecco di colei che ha condiviso con De André vita privata e artistica: la moglie Dori Ghezzi. Sarà lei, infatti, a salire sul palco dell’Auditorium della Casa dell’Economia di Lecco il prossimo sabato 10 novembre alle 21, protagonista di una serata che la vedrà dialogare con il giornalista Vittorio Colombo e che sarà arricchita dalle canzoni, dalla voce stessa di Faber, dalle immagini di una vita.
«Fabrizio De André – precisa il presidente di 50&Più Lecco Eugenio Milani – è tra noi ogni giorno. La sua statura artistica ha varcato da molto tempo i confini italiani. Fernanda Pivano diceva che Bob Dylan è il De André americano, e non viceversa. Noi, più modestamente, abbiamo ritenuto che la sua arte, il suo impegno civile, il suo raccontare la storia nelle vite degli ultimi lo inseriscano a pieno titolo della tradizione di un riconoscimento dedicato a Manzoni. Un Premio alla Carriera, perché Fabrizio – conclude – è ancora con noi».