ARCHIVIO – “Come si nega la Shoah”: ai “Percorsi nella Memoria” Valentina Pisanty, maggiore studiosa italiana del negazionismo

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CREMELLA – Un tema che, con il passare del tempo, si fa sempre più di drammatica attualità, qui affrontato dalla sua più grande studiosa italiana. Stiamo parlando del negazionismo, di quell’impostazione revisionista che mette in dubbio quanto mai bisognerebbe mettere in dubbio: la Shoah. Valentina Pisanty, la più importante esperta in Italia di questo fenomeno, sarà ospite della rassegna che il Consorzio Brianteo Villa Greppi organizza in occasione del Giorno della Memoria. Un appuntamento fissato per mercoledì 24 gennaio alle 21 nella sala civica di Viganò e che avrà come tema proprio Come si nega la Shoah.

Tra gli eventi di punta dell’edizione 2018 dei Percorsi nella memoria – questo il titolo della rassegna brianzola – la conferenza della studiosa,  ricercatrice all’Università degli Studi di Bergamo, permetterà di conoscere gli artifici logici, stilistici e retorici con cui i negazionisti sostengono e diffondono le loro tesi.

Curata da Daniele Frisco, la rassegna del Consorzio Villa Greppi quest’anno ha come tema, ve l’abbiamo già raccontato, Deportazione e Shoah. Una tragedia europea e vuole puntare l’attenzione sulla dimensione europea dell’Olocausto. «La Shoah – spiega Frisco – è una tragedia europea anzitutto perché attuata da tutta l’Europa occupata e collaborazionista, ma anche perché ha portato con sé la scomparsa di un mondo che per secoli aveva caratterizzato il Vecchio Continente: quello ebraico, composto da villaggi e interi quartieri di città oggi completamente cambiati. L’incontro con la Professoressa Pisanty ci pare, in un’ottica di questo tipo, prezioso: la memoria di quanto avvenuto ci consente di non cancellare del tutto quanto i nazisti e i solo alleati hanno cercato di eliminare. Smascherare le tesi negazioniste diviene oggi, anche in riferimento alla loro crescente diffusione in rete, drammaticamente importante».

Valentina PisantyL’OSPITE – Docente di Filosofia del linguaggio e Semiotica del testo alla Statale di Bergamo, Pisanty ha scritto saggi anche sulla semiotica interpretativa, sulla fiaba, sulla narratologia, sul discorso politico, sulla retorica del razzismo e dell’antisemitismo e sulla memoria. Fra le sue numerose e apprezzate pubblicazioni si possono citare: Leggere la fiaba (Bompiani 1993), L’irritante questione delle camere a gas: logica del negazionismo (Bompiani 1998), Semiotica e interpretazione (con Roberto Pellerey, Bompiani 2004), La difesa della razza (Bompiani 2006), Variazioni semiotiche (con Maria Pia Pozzato e Guido Ferraro, Carocci 2007), Semiotica (con Alessandro Zijno, McGraw-Hill 2009), Abusi di memoria (Bruno Mondadori 2012) e una nuova versione di L’irritante questione delle camere a gas: logica del negazionismo (Bompiani 2014). È stata più volte ospite di trasmissioni televisive, da Otto e mezzo (La7) al Tg5.

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