ARCHIVIO – Oggiono: con le “Serate Verriane” un focus su Cesare Beccaria e Gian Domenico Romagnosi

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OGGIONO – Una serata per approfondire il pensiero di due illuministi del calibro di Cesare Beccaria e Gian Domenico Romagnosi. Si tratta del prossimo appuntamento con le Serate Verriane, il ciclo di incontri organizzato dal Comune di Oggiono (con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia e di Regione Veneto e con il contributo di Acel Service e di Fondazione Cariplo) e che fino al 17 giugno propone approfondimenti dedicati al sapere, in tutte le sue declinazioni. Un progetto che intende riproporre un po’ di quella fervente atmosfera dell’Accademia dei Pugni, realtà fondata a Milano nel 1761 dai fratelli Pietro e Alessandro Verri e composta da uomini che fecero della cultura la loro ragione di vita.

chiappaniVenerdì 12 maggio, alle 20:45 nella sala consiliare del Comune di Oggiono, sarà la volta di un focus incentrato proprio su Le migliori regole di società: il pensiero di Cesare Beccaria e Gian Domenico Romagnosi: un appuntamento che potrà contare sulla presenza, come relatori, del professor Ettore Albertoni e del Procuratore Capo della Repubblica di Lecco dott. Antonio Chiappani, moderati dalla giornalista Rosa Valsecchi.

«Ci sono scritti giuridici – spiegano dal Comune di Oggiono – capaci di cambiare non solo la vita dei loro autori, ma anche e soprattutto di dare un’impronta ben precisa a tutta un’epoca e destinati quindi a far riflettere per sempre sulle concezioni e sulle idee di valori importanti per la storia dell’umanità. Le Serate Verriane non potevano non dedicare un approfondimento al più famoso scritto dell’Illuminismo lombardo, “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria, in cui l’illuminista milanese esprime la sua decisa opposizione alla pena di morte e alla tortura, convinto che il vero freno alla criminalità non sia la crudeltà ma la certezza della pena, e alla fondamentale opera del  tardo illuminismo giuridico “Genesi del diritto penale” di Gian Domenico Romagnosi, con cui il grande giurista si pose l’obiettivo di elevare il sapere giuridico al rango di scienza».

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