BARZANÒ – Salonicco, città greca dai tratti mediorientali, casa per quella che allo scoppio del secondo conflitto mondiale era la più grande comunità ebraico-sefardita d’Europa. Poi, con l’invasione nazista, la deportazione in massa verso i campi polacchi, la violenza e, per alcuni, la disperata ricerca di una via di salvezza. In occasione del Giorno della Memoria, PeregoLibri di Barzanò ospita Luigi Ballerini, autore del nuovissimo libro Hanna non chiude mai gli occhi, edito da San Paolo Edizioni.
Sarà l’autore, presente in libreria nella serata di venerdì 29 gennaio (alle 20.45), a parlare del volume in cui per la prima volta si confronta con una delle pagine più nere della Storia. Medico psicanalista e scrittore per ragazzi, Ballerini sceglie questa volta di confezionare un romanzo pensato sì per i giovani ma che parla a tutti: un romanzo ambientato, come anticipato, proprio durante l’occupazione nazista della Grecia e, nello specifico, di quella che è stata una fiorente comunità ebraica, che dopo la cacciata quattrocentesca dalla Spagna ha trovato proprio qui, in questa città di passaggio tra est e ovest, tra Balcani e Mediterraneo, una nuova casa.
L’occupazione è, come si sa, l’inizio della deportazione: espropriati dei loro beni, gli ebrei della città vengono stipati sui treni diretti verso i campi di sterminio polacchi ed è in uno scenario di questo tipo che si intrecciano le storie personalissime dei protagonisti del romanzo. Ci sono Hanna e Yosef, quindicenni che vivono nel ghetto di Kalamaria e che sono testimoni della crescente e drammatica violenza. E c’è, poi, il console italiano Guelfo Zamboni, figura realmente esistita che è riuscita a salvare alcune centinaia di ebrei dalla deportazione. Una corsa contro il tempo, quella di Zamboni raccontata da Ballerini, nel disperato tentativo di «riaffermare – si legge nella presentazione del volume – il primato della coscienza sul rispetto delle leggi».
