ARCHIVIO – Giulio Guidorizzi presenta il suo “Ulisse. L’ultimo degli eroi”.
Appuntamento alla Libreria Parole nel Tempo di Lecco

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LECCO – «Capitano che hai negli occhi il tuo nobile destino, pensi mai al marinaio a cui manca pane e vino? Capitano che hai trovato principesse in ogni porto, pensi mai al rematore che sua moglie crede morto?». Così cantava nel 1971 Lucio Dalla nella sua Itaca, guardando da un’altra prospettiva le gesta di Ulisse: quella dei suoi sconosciuti marinai che sognavano di tornare a casa dalle loro famiglie. Allo stesso modo, nel suo ultimo libro il professor Giulio Guidorizzi ci accompagna alla scoperta dell’eroe omerico attraverso il racconto che fanno di lui le donne che ha incontrato e sedotto lungo la sua Odissea. Intitolato Ulisse. L’ultimo degli eroi, il volume verrà presentato martedì 14 maggio alle 18, presso la libreria Parole nel Tempo di Lecco.

Un libro, quello del grecista, traduttore e professore ordinario di Letteratura Greca presso l’Università di Torino, che affronta uno dei personaggi più importanti della letteratura occidentale, il primo protagonista moderno, e che lo fa, come detto, ricapitolando la sua vicenda da una prospettiva completamente diversa, la sola in grado di rispondere a una serie di domande da cui prende le mosse il volume: che tipo di uomo è stato uno che ha lasciato una moglie a casa da sola con un bambino e un vecchio suocero da accudire? Che padre è stato, se il figlio Telemaco è dovuto crescere senza di lui, prigioniero della sua ombra e condannato a non poter diventare mai davvero adulto? Come si è comportato con le tante donne che ha incrociato nel suo viaggio, tutte sedotte dal suo fascino e dalla sua scaltrezza e poi abbandonate?  Quesiti, questi, che hanno necessitato per forza l’assunzione di un punto di vista femminile, quello delle donne dell’Odissea: da Circe a Nausicaa, da Calypso alla stessa Penelope. Guidorizzi ci conduce quindi «alla scoperta di un eroe – si legge nella presentazione del libro – guardandolo attraverso gli occhi di chi ha partecipato solo da comprimario alla sua epica vicenda. E lo fa, come di consueto, unendo al rigore del classicista la passione e la brillantezza del narratore».

Una riscrittura dell’Odissea, quindi, per un grande conoscitore della Grecia antica e della sua mitologia, che arriva a Ulisse dopo Io, Agamenonne e nello stesso anno dell’uscita de Il grande racconto della guerra di Troia, a completamento di una trilogia dedicata al mito greco.

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