ARCHIVIO – Libreria Parole nel Tempo: una conferenza dedicata alla grande matematica Maria Gaetana Agnesi

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LECCO – Una conferenza dedicata a una delle figure femminili più interessanti del Settecento italiano, a trecento anni dalla sua nascita. Si tratta di Cosa non si fa per misconoscere il talento ad una donna: Maria Gaetana Agnesi e il tempo galantuomo, appuntamento previsto per giovedì 24 maggio alle 21, presso la libreria Parole nel Tempo di Lecco. Protagonista dell’incontro il saggista e professore del Liceo Manzoni di Lecco Franco Minonzio, che rifletterà sulla straordinaria esperienza di Maria Gaetana Agnesi, sottolineando soprattutto le difficoltà incontrate dalla donna per vedere riconosciuto il suo talento nell’Italia settecentesca. Una conferenza che partirà quindi dall’esperienza di Agnesi per raccontare gli ostacoli, a volte insormontabili, incontrati dalle donne nel tentativo di affermarsi nella società culturale italiana del XVIII secolo. Minonzio torna a occuparsi della studiosa dopo aver già pubblicato – nel 2006 – Chiarezza e metodo. Il pensiero scientifico di Maria Gaetana Agnesi (Lampi di stampa), un saggio nel quale, attraverso un’analisi non agiografica, si ripercorre la breve carriera scientifica della donna, eliminando dal campo imprecisioni e semplificazioni e senza tralasciare la sua seconda vita: quella dedicata alla carità e alla religiosità.

Ma chi era Maria Gaetana Agnesi? Figlia di un ricco mercante che aveva acquisito il titolo nobiliare, riceve (in contrasto con gli indirizzi pedagogici del tempo) una solida educazione letteraria, filosofica e scientifica. La donna si distingue sin da subito per le sue straordinarie doti di memoria e diventa allieva del monaco olivetano Ramiro Rampinelli, matematico di notevole valore. Maria Gaetana Agnesi entra poi in contatto, a partire dal 1735, con i vertici del pensiero matematico italiano, ma sarà il geniale dilettante Carlo Belloni a intuire le sue potenzialità e a offrirle un sostegno generoso e incondizionato. È poi nel 1748 che realizza l’opera di maggior importanza scientifica – le Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana – che divulga in Italia il nuovo calcolo infinitesimale e che rimarrà a lungo per chiarezza e semplicità la migliore introduzione alle opere di Eulero. Un lavoro, questo, che le permette di essere nominata da Benedetto XIV Lettrice Onoraria di Analisi nell’Università di Bologna. Ma proprio all’apice del successo scientifico, l’Agnesi preferisce, in maniera repentina e misteriosa, interrompere gli studi e dedicarsi alla carità. La matematica impiega infatti il resto della sua esistenza ad aprire la casa alle donne più povere e alle inferme, destinando i suoi beni alla creazione di opere di carità, tra cui la fondazione, nel 1771, del Pio Albergo Trivulzio.

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