“Shahrazād”
“Mortina” di Barbara Cantini, una fiaba irresistibilmente gotica

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Che un libro è quello giusto, lo capisci da come ti guarda.

mortina coverÈ il caso di Mortina, un titolo arancione zucca appeso alle chiome spoglie di due alberi neri, un vecchio cancello cigolante che si apre sul parco spettrale di una villetta assai decrepita ma, a giudicare dal comignolo fumante e dal lume alla finestra, ancora vissuta, una grande zucca matura e intagliata proprio in primo piano. Ma ciò che più di tutto, di questo libro, ti guarda – anzi, ti osserva – sono gli occhi: due grandi occhi rotondi e spalancati, magnetici, puntati su di te, che, mentre cammini assorto nei tuoi pensieri, abbassi per caso lo sguardo sullo scaffale e li incontri. Li guardi.

Allora la vedi, Mortina, due occhi sbarrati e una bambina intorno: un sorriso striminzito cucito dentro un pallore mortale, capelli corvini e calzette rigate. Poi noti, accanto a lei, un emaciato ma affettuoso cagnolino albino – che sia stremato, te lo raccontano i suoi occhi arrossati – irresistibilmente inquietante.

Mortina-zucca-Barbara-CantiniQuando un libro ti guarda così, non puoi fare a meno che avvicinarti e raccoglierlo. Una storia che ti farà morire dal ridere – recita il sottotitolo –  e tu, che non riesci a domare il sorriso esagerato che nel frattempo si sta allargando sul tuo viso, sai già che è vero.

Mortina è un libro illustrato, un racconto per bambini di tutte le età e, come se non bastasse, una storia di zombie, di zucche, di zie che lustrano tombe: lettura perfetta in questi giorni cuore d’autunno.

Parole e immagini dipingono dei quadri perfetti, dentro i quali passeggia la narrazione, come una pellicola che scorre e proietta sulle pagine il racconto. Il lettore assiste a un cortometraggio su carta, che ha tutto l’aspetto di un diario di bambina. È il diario di Mortina, bambina zombie costretta a una sofferta lontananza dai bambini del villaggio non lontano – dai quali, tra l’altro, non si sente «nemmeno così diversa». Con l’aiuto di Mesto, il suo levriero albino «(vivo o morto, non si sa)», Mortina trova il coraggio di rompere le barriere e uscire allo scoperto. Complice, la festa di Halloween.

Mortina-tappeto-Barbara-CantiniUn piccolo capolavoro di gotica simpatia, un racconto illustrato da leggere e scoprire come una caccia al tesoro, una storia che insegna che scalfire i muri dei pregiudizi e delle paure, fino ad abbatterli, è facile, persino naturale: un gioco da bambini.

Grazie a Barbara Cantini, illustratrice a tempo pieno, che con Mortina si misura per la prima volta anche con la scrittura: con questo libro tutto suo (uscito per Mondadori in questo ottobre 2017) fa un prezioso regalo di sorrisi e di tenerezza a molti lettori, poi più felici.

Claudia Farina

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L'autore di questo articolo

Claudia Farina

È la più piccola dei flâneurs, con una chioma ribelle e un sacco di sogni. Fin da bambina innamorata del racconto e delle parole, saltella tra una storia e l’altra, tra la pagina e la vita. Laureata in Lettere Moderne, è alla ricerca costante di nuove ispirazioni e di luoghi dove imparare. La tesi sulla narrazione nella musica di Wagner è stata un colpo di testa (e un colpo di fulmine!). Suona il clarinetto da (un po’ meno di) sempre, ama la musica, l’amicizia quella vera, la natura, lo stupore e la Bolivia, che porta nel cuore. Crede negli incontri che cambiano la vita e la rendono speciale, come quello con Il Flâneur! Pensa molto (forse, troppo). Le piace viaggiare e scoprire il mondo, fuori e dentro i libri. Nella scrittura si sente a casa ed è convinta che la cultura, passione ribelle, sia davvero in grado di cambiare il mondo.