“Voci dall’altra Russia”: con Les Cultures uno sguardo ai russi che si oppongono al conflitto. Ospiti Raffaella Chiodo Karpinsky e Luigi Geninazzi

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LECCO – Una serata durante la quale si darà voce “all’altra Russia”, a coloro che, nel Paese, si oppongono al conflitto in Ucraina. Martedì 28 maggio alle 21 la sala conferenze di Palazzo delle Paure ospita l’incontro promosso da Les Cultures in collaborazione con Comune di Lecco, Tavola Lecchese per la Pace, Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli e CSV Monza Lecco Sondrio. Un appuntamento dal titolo Voci dall’altra Russia, occasione per presentare l’omonimo libro scritto da Raffaella Chiodo Karpinsky, qui in dialogo con il giornalista e scrittore Luigi Geninazzi.

Partendo da una prospettiva storica in grado di inquadrare l’attuale situazione politica in Russia, la serata metterà al centro coloro che, dall’interno della Russia, provano a opporsi alla guerra: personalità della politica, del teatro, del cinema, della società civile di cui poco si parla in Occidente. «Una realtà schiacciata – come anticipano gli organizzatori – tra due fronti: all’interno, dalla repressione del regime, e all’esterno dalla diffidenza, la sottovalutazione, la mancanza di sostegno e empatia. Eppure – continuano – questa realtà è quella democratica che rappresenta l’unica speranza di rinascita del Paese».

Impegnata da circa 25 anni è impegnata nel campo della solidarietà e cooperazione internazionale con Ong, associazioni, networks internazionali, istituzioni locali e nazionali, Raffaella Chiodo Karpinsky collabora con la rivista della cooperazione italiana «Ilaria» ed è osservatrice per l’AWEPA, l’UE e le NU nei processi di pace e democratizzazione ed elettorali in Mozambico, Sudafrica e Angola. Con lei, durante la serata, Luigi Geninazzi, giornalista e scrittore esperto di questioni internazionali. Già inviato speciale per il quotidiano «Avvenire», è stato in molte aree calde del mondo e ha sempre rivolto una particolare attenzione all’Europa dell’Est. Corrispondente a Mosca, ha seguito per oltre trent’anni le tumultuose vicende dell’Unione Sovietica e della Russia.

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