ARCHIVIO – A Montevecchia due giorni di musica con il “Calamita Music Festival”

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MONTEVECCHIA – Due giorni di festival primaverile, tra musica, arte e degustazioni di vini accompagnate da un piatto tipico. Si tratta del Calamita Montevecchia Music Festival, l’iniziativa promossa da Montevecchia Atelier e in programma per venerdì 6 e sabato 7 aprile 2018. Location scelta proprio l’Atelier di Largo Agnesi 12, nella piazzetta pedonale della suggestiva Montevecchia alta. Due giorni, dicevamo, che porteranno la musica, la poesia e il teatro canzone nel cuore della Brianza, il tutto arricchito dalle degustazioni firmate Tenuta Valcurone.

Andando con ordine, ad aprire il festival nella serata di venerdì (alle 21) sarà il duo Leleland, formazione che unisce il chitarrista Alessandro Pedroni e la compositrice, cantante e musicista tedesca Katharina Heinrich, insieme nel creare un mix contagioso fatto di groove accattivanti, riff melodici, testi divertenti e meditativi, in un susseguirsi di brani originali e cover che vanno dal pop jazz al rock, dal reggae al folk.

Ci si avventura in un terreno a metà tra poesia e musica, invece, con Diletta Longhi, voce e loop station accompagnata dalla chitarra di Nuria Perego. Un’occasione, questa, per conoscere “In bilico, trovo l’equilibrio”, raccolta di poesie recentemente pubblicata dalla casa editrice Habanero, in collaborazione con Erga, storica stamperia genovese. Immagini, pensieri, parole, sensazioni, suggestioni ed emozioni trovano spazio in questo nuovo progetto editoriale, di cui l’autrice darà un assaggio, accompagnata dalla musica dal vivo.

A chiudere la prima serata sarà Rosc a descord, un gruppo a 10 corde – 4 di un violino e 6 di una chitarra – con l’aggiunta dei tasti di piano e fisarmonica e di pelli e legni delle percussioni. Una formazione, questa, che a Calamita proporrà il suo consueto repertorio balfolk, spaziando tra sonorità neotrad e avantrad con un’attenzione particolare ai balli di coppia e alle danze dell’area occidentale francese. «Valzer a 3, 5 e 8 tempi, polche, scottish e mazurche – si legge nella presentazione del gruppo – miscelate con balli collettivi come il bal limousine e la marachine, senza dimenticare chapelloise e circolo circasso».

Venendo alla serata di sabato, ad aprire le danze sarà l’hang drum di Sam Torpedo, seguito dalla Banda Putiferio in formazione minimale acustica. Gruppo di teatro canzone brianzolo che ha nella canzone popolare e sociale il suo punto di riferimento, Banda Putiferio si esibirà in un repertorio originale, in cui faranno incursione anche pezzi storici della musica d’autore italiana, dai brani di Jannacci a quelli di Gaber. «Un set – anticipano dal festival – scandalosamente versatile, che ha girato tra i lidi ferraresi, il festival “Parcobaleno” di Mantova sino all’ultima edizione del “Buscadero Festival”».

A seguire tocca a Giuseppe Fiori, produttore e polistrumentista nonché bassista dei Rezophonic e degli Egokid, che a Montevecchia presenta il suo album debutto da solista: Spazi di vita scomodi.  Dieci brani scritti da Fiori, prodotti da Lele Battista e registrati con la partecipazione di ospiti prestigiosi come Andy (Bluvertigo) e Gak Sato (Vinicio Capossela). Un album che potremmo definire di rock d’autore, uscito un anno fa e positivamente recensito su numerose riviste di settore.

In chiusura, infine, un po’ di blues: atteso a Montevecchia, infatti, anche Paolo Farina con le sue Canzoni in blues.

INFORMAZIONI – I concerti avranno inizio alle 21. Per i posti molto limitati e l’organizzazione si consiglia la segnalazione di presenza a: montevecchiatelier@gmail.com. Ingresso per concerti a donazione libera; per degustazione buffet donazione a partire libera da 7 euro.

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