ARCHIVIO – Al “Mojito cafè” di Lecco “I cortili d’infanzia” in concerto

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i cortili d'infanzia 2LECCO – I cortili d’infanzia al Mojito Cafè di Lecco. Nella serata di giovedì 19 gennaio (alle 21.30) è in programma il concerto del cantautore, che proprio nel locale di Viale Turati presenterà il nuovo album Lo zoo di plastica. Progetto solista di Fabrizio Ratti, front-man dei lecchesi Born by chance, I cortili d’infanzia nasce nel 2011, quando Ratti si trasferisce a Bologna, lontano dalla band che lo ha accompagnato sin dal 2004. È nel capoluogo emiliano che il musicista inizia a registrare i brani che finiscono nel suo primo album, Ologramma, seguito subito dopo dal suo secondo lavoro, L’essenziale, ep composto da cinque pezzi e registrato interamente su bobina.

Diverse le esibizioni live e i riconoscimenti che I cortili d’infanzia inanella in questi cinque anni di carriera, come l’apertura alla band statunitense Eric mcFadden Trio, le semifinali del premio Beppe Gentile al BLOOM di Mezzago e le semifinali del Premio Acustica 2012, mentre è nel 2011 che la sua canzone Merda viene inserita all’interno del programma Confidenziale di Radio Kairos. Dell’ottobre del 2012, invece, la vittoria dell’Award 2011/12 della webradio RadioBasseFrequenze con la canzone L’aliena, per la categoria Best Song, mentre nel 2014 si esibisce in apertura del concerto di Luigi Grechi De Gregori presso il Circolo Culturale Lofficina e nello stesso anno suona anche al Mei di Faenza.

Lo zoo di plastica copertinaNel 2016 esce l’ultimo album Lo zoo di plastica, che verrà presentato proprio durante il concerto al Mojito di giovedì sera. «Si tratta – spiega lo stesso Ratti – di una visione della nostra civiltà attraverso la mia esperienza in una città a me estranea, fatta di incontri con persone di plastica, di una relazione di plastica e di uno stato emotivo di plastica. Avrei anche potuto chiamarlo solo plastica ora che ci penso. Zoo – prosegue – perché è il concentrato di tutto quello che c‘è di brutto e non vuoi vedere. Nella traccia omonima c’è anche un pensiero al mondo indie».

L’album, come i precedenti lavori, è stato realizzato interamente dal musicista, suonando ogni strumento presente nel disco.

L’ingresso è libero.

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