“Cinebox”: “Sully”, nuovo lavoro di Clint Eastwood
Scheda e recensione

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locandina-sullyTitolo: SULLY

Regia: Clint Eastwood

Cast: Tom Hanks, Aaron Eckhart, Laura Linney, Anna Gunn, Mike O’Malley.

Genere: Biografico, Drammatico

Nazione: Usa

Anno: 2016

Durata: 96 min.

Formato: colore

Sceneggiatura: Todd Komarnicki

Produzione: BBC Films, FilmNation Entertainment, Flashlight Films, The Kennedy/Marshall Company, Malpaso Production, RatPac Entertainment, Village Roadshow Pictures, Warner Bros.

RECENSIONE: Il 15 gennaio 2009 il volo di linea US Airways 1549, decollato dall’aeroporto newyorchese La Guardia in direzione Charlotte, è costretto a un disperato ammaraggio sul fiume Hudson a causa della perdita di entrambi i motori per colpa di un bird strike. Grazie al sangue freddo, al coraggio e alla prontezza del comandante Chesley “Sully” Sullenberger, tutti i 150 passeggeri usciranno sani e salvi da una situazione drammatica.
Clint Eastwood, basandosi proprio sull’autobiografia di Sullenberger, regala un’altra perla del suo manuale cinematografico sulla storia americana, raccontando con profonda umanità e calibrata delicatezza la vicenda di un uomo simbolo di integrità professionale e morale, al centro di uno scomodo clamore. Sully è un antieroe restio alla voracità delle telecamere e alla celebrità, messo in discussione nonostante il suo gesto fuori dal comune abbia salvato la vita a centinaia di persone. Eastwood realizza uno dei suoi film più misurati e maturi, caratterizzato da una ricostruzione accurata dei fatti narrati e dalla toccante sensibilità con la quale si avvicina al tormento di un ordinary man protagonista, in soli 208 secondi, di un gesto eroico e quindi assurto inevitabilmente a leggenda per un’intera nazione. La trama si concentra sul post-avvenimento, sulla messa in discussione del professionista e della sua condotta. Senza la benché minima retorica e dosando sapientemente ogni sequenza, resa metallica e grigia dalla splendida fotografia di Tom Stern, Eastwood, dal letto di morte di Mystic River, rimette al centro del suo cinema un corso d’acqua, l’Hudson, che in questo caso diventa simbolo, tuttavia, di vita e sopravvivenza. Strepitosa e dolente performance di Tom Hanks affiancato efficacemente da un ironico e pungente Aaron Eckhart nei panni del secondo pilota Jeff Stiles.

VOTO: 3.5/5

Davide Sica

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L'autore di questo articolo

Davide Sica