ARCHIVIO – Si chiude “Cinema italiano, off”: lunedì focus su tre giovani registi lombardi

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LECCO – L’ultimo appuntamento con Cinema italiano, off, la rassegna promossa dall’associazione Dinamo Culturale e pensata per approfondire opere italiane di valore ma che generalmente non troviamo nelle sale cinematografiche ufficiali, punta i riflettori su tre giovani registi della nostra regione. Ospiti della serata di lunedì 23 febbraio, come sempre presso il circolo Arci La Ferriera di Lecco (via Don Invernizzi 20), saranno, infatti, la mandellese Ilaria Pezone, il bergamasco Luca Ferri e la milanese Maria Giovanna Cicciari. Tre «giovani e talentuosi registi lombardi», così li descrivono da Dinamo Culturale: tre amanti della settima arte che nel corso dell’ultimo appuntamento con la rassegna parleranno delle loro opere, il tutto presentato e moderato da Giulio Sangiorgio, critico cinematografico lecchese e ideatore del corso Capire la storia del cinema.

ilaria pezone

Ilaria Pezone

Partiamo, quindi, con Ilaria Pezone: classe 1986, nata a Lecco, nel corso della serata la regista mandellese presenterà il suo 1510. Sogno su Carta Impressa con Video, un cortometraggio sperimentale prodotto nel 2013 che «trasfigura – spiegano gli organizzatori – un ritratto familiare in un incubo pittorico infantile, cinema di prossimità in prossimità del delirio». 1510 fotogrammi dipinti per ricreare l’atmosfera di un sogno ricorrente, in cui i parenti, sia vivi che morti, si intrattengono con apparente spensieratezza e ignorano una richiesta di aiuto.

"Hyperion"

“Hyperion”

Accanto alla Pezone, come detto, Luca Ferri (classe 1976), che con Caro nonno «scrive un’altra cartolina dalla fine del linguaggio, inceppando la meccanica delle storie a noi familiari e gli automatismi della cultura novecentesca in un assurdo, terminale, demenziale scambio epistolare». Infine la milanese Maria Giovanna Cicciari (classe 1983), «che con Hyperion (presentato a Filmmaker Festival 2014) parte da Hölderlin per riscrivere, tramite immagini d’archivio e frammenti di cinema nuovo, una Grecia immaginifica che è, prima di tutto, luogo mentale e sentimentale, forma al tramonto di struggente nostalgia».

L’ingresso alla serata è libero.

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