LECCO – Uno spettacolo in scena da alcuni anni e vincitore di prestigiosi riconoscimenti, come il premio Rete Critica 2012 e il premio Nico Garrone 2013, nonché finalista Premio Ubu 2012 “Migliore novità italiana (o ricerca drammaturgica)”. Uno spettacolo, ancora, che affronta un tema spinoso e che lo fa senza retorica. Daniele Timpano porta sul palco dello Spazio Teatro Invito il suo Aldo Morto, uno tra gli eventi di punta – e degna chiusura – dell’intera stagione 2017/2018 dello spazio lecchese. In programma per venerdì 4 maggio alle 20.45, Aldo Morto narra, come si può facilmente immaginare dal titolo, una pagina buia della storia italiana: a quarant’anni esatti dal quel 9 maggio del 1978, quando in via Caetani – nel bagagliaio di una Renault 4 rossa – è stato ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro dopo 54 giorni di prigionia, Timpano ci fa ripercorrere un trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana.
Produzione Accademia degli Artefatti, Kataklismo teatro in collaborazione con Citè Internationale des Arts, Aldo Morto mette in scena l’impatto che il sequestro e l’assassinio del dirigente della DC hanno avuto sull’immaginario collettivo, il tutto cercando di non cadere, come detto, nella retorica e nel pietismo. «Desolato, io non c’ero quando è morto Moro – scrive lo stesso attore e regista – Aldo è morto senza il mio conforto. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Ma dov’ero in quel 9 maggio? E cosa facevo? A che pensavo? E soprattutto a voi che ve ne importa? È una cosa importante cosa facevo e che pensavo io a tre anni e mezzo? Aldo è morto, poveraccio. Aldo Moro, lo statista. Cose che capitavano negli anni ’70. Bisognava fare la rivoluzione. Chi? Brigate rosse. Era il 9 maggio del 1978. Brigate rosse, sì. Ma rosse in che senso?».
Uno spettacolo da cui, in collaborazione con il Teatro dell’Orologio di Roma e Fondazione Romaeuropa, nel 2013 è nato anche il progetto Aldo Morto 54: 54 giorni di repliche e 54 giorni di autoreclusione dello stesso Timpano, in streaming in una cella ricostruita appositamente in teatro.
La serata lecchese non si concluderà subito dopo la pièce: in programma, infatti, anche un incontro con l’attore e con la professoressa Daniela Bini, autrice del libro Donne e lotta armata in Italia, che insieme parleranno di come il mezzo teatrale sappia affrontare tematiche così spinose.
INFORMAZIONI – Prenotazioni solo via mail: segreteria@teatroinvito.it, Info: 0341 1582439. BIGLIETTI: intero 15 euro, ridotto convenzioni 12 euro, under 30 9 euro.