CASATENOVO – Una riflessione storica e civile su un evento del Novecento che ancora oggi, a distanza di più di settant’anni, non è stato del tutto compreso e fatica a diventare memoria condivisa. In occasione del Giorno del Ricordo – ricorrenza istituita per legge nel 2004 con l’intento di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra – il Centro di Ricerca e Sperimentazione Teatrale Villa Mariani di Casatenovo torna a parlare di eventi storici attraverso l’arte teatrale. Si tratta dello spettacolo In fondo a quella fossa, scritto e diretto da Irene Carossia (direttrice del centro) e in programma per sabato 10 alle 21 e domenica 11 febbraio alle 16, come sempre presso Villa Mariani di via Buttafava.
Una pièce, questa, che prosegue nel solco dell’impegno storico-civile della Compagnia Stabile Carossia, che nelle scorse settimane ha già portato in scena uno spettacolo in memoria di tutti gli olocausti e uno, Ho sentito i loro passi, pensato per ricostruire uno spaccato della storia italiana tra il 1938 ed il 1943 a partire dalla vita di una famiglia ebrea.
Ora, in concomitanza con la giornata dedicata alla vittime delle foibe e all’esodo giuliano-dalmata, ecco una nuova occasione di riflessione su una strage che, come tante nella storia umana, attende ancora di essere compresa. «Lo spettacolo – spiegano, infatti, dalla compagnia – racconta il confronto fra una donna, un’antropologa che porta nella storia della sua famiglia il ricordo dell’orrore e la tragedia dell’essere profughi, e un regista ebreo che non sa, non conosce, ma è convinto di sapere».
In scena la stessa Irene Carossia ed Enea Montini, qui in un racconto che vuole far luce su una problematica mai completamente estirpata: il pregiudizio, punto di partenza per un ripetersi della storia e per scelte che portano alcuni «a colpire crudelmente nell’indifferenza del mondo e nella certezza dell’oblio. La storia raccontata e la storia vissuta – concludono – si guardano proiettando nelle anime dei due protagonisti la paura della perdita dell’umanità».
INFORMAZIONI – Biglietti 10 euro. Per info: www.centroteatralevillamariani.eu.