ARCHIVIO – Giorno del Ricordo: a Valmadrera Simone Cristicchi in “Esodo. Racconto per voce, parole e immagini sull’esodo istriano, fiumano e dalmata”

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VALMADRERA – Ci sono sedie, armadi, stoviglie, fotografie, giocattoli. Sono lì, in un magazzino del Porto Vecchio di Trieste, tracce senza memoria di un esodo di cui, ancora oggi, troppo poco si sa e si parla. In occasione del Giorno del Ricordo – ricorrenza che dal 2004 vuole tenere viva la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra – il Cineteatro Artesfera di Valmadrera accoglie il cantante, attore e scrittore Simone Cristicchi, di nuovo sul territorio lecchese con il suo Esodo. Racconto per voce, parole e immagini sull’esodo istriano, fiumano e dalmata. Uno spettacolo, questo, che stranamente va in scena proprio in concomitanza con il Giorno della Memoria: è infatti in programma per domenica 27 gennaio alle 21 il monologo scritto dallo stesso Cristicchi con il supporto del giornalista Jan Bernas.

E da quel magazzino del Porto di Trieste prende le mosse un testo che vuole narrare, senza strumentalizzazioni ideologiche, una pagina molto dolorosa della storia d’Italia: «una vicenda complessa – si legge nella presentazione dello spettacolo – e mai abbastanza conosciuta del nostro Novecento. Ancor più straziante perché affida questa “memoria” non a un imponente monumento o a una documentazione impressionante, ma a tante piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità», dalle sedie ai materassi, dai letti ai piatti. E da questi oggetti privati partirà Cristicchi, nel tentativo di portare alla luce ogni vita che vi si nasconde: «la narrerà schiettamente – si legge ancora – e passerà dall’una all’altra cambiando registri vocali, costumi, atmosfere musicali, in una koinée di linguaggi che trasfigura il reportage storico in una forma nuova, che forse si può definire “Musical-Civile”».

Un viaggio che evocherà la vita di chi, all’indomani della seconda guerra mondiale, ha impacchettato gli oggetti cari e lasciato la terra d’origine dicendo addio alla casa, alla città, alle radici, ma anche di chi ha deciso, nonostante le difficoltà, di restare, di non partire.

INFORMAZIONI – Ingresso 18 euro (+ 2 di prevendita). Per info: www.artesfera.it

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